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orino, licenziata la maestra che aveva augurato la morte ai poliziotti durante un corteo

Lavinia Cassaro, era stata ripresa dalle televisioni. Il sindacato Cub: “Pena esagerata faremo ricorso”


La  professoressa che urlava ai poliziotti “dovete morire” è stata licenziata. L’Ufficio scolastico regionale del Piemonte ha concluso il procedimento disciplinare nei confronti di Lavinia Flavia Cassaro, 38 anni, la docente indagata per istigazione a delinquere, oltraggio a pubblico ufficiale e minacce, dopo la manifestazione antagonista del 22 febbraio scorso, contro un comizio di Casapound, quando in centro  città a Torino c’erano stati anche scontri e feriti.
Il provvedimento disposto dall’ufficio scolastico licenzia la professoressa a partire dal 1 marzo 2018, da quando, in sostanza, è arrivata la segnalazione in procura sui fatti di febbraio. Matteo Renzi aveva chiesto il suo licenziamento dagli studi di Matrix, anche il ministro Fedeli aveva censurato il suo comportamento.Sul licenziamento interviene il sindacato Cub Scuola a cui Cassaro è legata: “È legittimo avanzare qualche dubbio sulla strenua “salvaguardia dei valori democratici della Repubblica”, visto che nel nostro Stato si permette al leader di CasaPound di rivendicare apertamente l’eredità  del fascismo, mentre si spara con gli idranti su coloro che, in modo magari discutibile, difendono i valori dell’antifascismo  – commenta Cosimo Scarinzi, coordinatore nazionale del Cub Scuola – La professoressa  è stata processata in diretta tv, se la professoressa non fosse stata intercettata dai giornalisti, il caso Cassaro non sarebbe mai esistito. Dal punto di vista sindacale ci preoccupa che il provvedimento amministrativo si confonda con quello penale. Il licenziamento  è una misura spropositata, continua Scarinzi che definisce inconsistente la contestazione mossa alla docente.
Secondo i dirigenti dell’Ufficio scolastico regionale la professoressa non ha rispettato la “continenza formale” connessa al diritto di critica. Nella documentazione raccolta dall’ufficio scolastico ci sono anche le relazioni della dirigente scolastica della scuola di Falchera dove Cassaro ha lavorato.
“Continua  a manifestare problemi nella relazione con i colleghi e con gli alunni: senza sfociare in fatti richiamabili resta  persona che genera tensione e disagio”. “Vuol dire che non ha mai fatto nulla che meritasse una sanzione o un richiamo», ribatte Scarinzi.

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