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Nuova legge sul Diritto all’Oblio su Internet 2018

Si chiama “General Data Protection Regulation”, abbreviato in GDPR, ma in Italia è stato ribattezzato come nuovo “Regolamento Europeo per la Protezione dei Dati Personali“. Questo testo è entrato in vigore il 24 maggio 2016 ma diventerà direttamente applicabile a tutti gli Stati Membri a partire dal 25 maggio 2018. Un regolamento estremamente aggiornato, un codice della privacy in materia di diffusione dei dati personali voluto fortemente dall’Unione Europea e che ha visto un lavoro lungo e congiunto di Parlamento, Consiglio e Commissione europea. Questo testo introduce una serie di innovazioni molto importanti, non solo per i singoli cittadini, ma anche per le amministrazioni pubbliche e per le aziende. Tra queste: regole più chiare per il consenso al trattamento dei dati personali, limiti al trattamento automatizzato dei dati stessi, nuovi e importanti diritti e regole più stringenti per il trasferimento dei dati al di fuori dell’Ue e per i casi di violazione dei dati personali, oltre che al Nuovo Diritto all’Oblio su Internet 2018.

Tra i nuovi diritti introdotti dal Codice in Materia di Trattamento dei Dati Personali, dunque, è molto importante il Nuovo Diritto all’Oblio su Internet 2018,  che consiste nella cancellazione dei propri dati personali, anche e soprattutto online, da parte del titolare del trattamento, se vanno a realizzarsi e verificarsi una serie di condizioni.
Le condizioni su cui si basa il Nuovo Diritto all’Oblio su Internet 2018 sono stabilite dall’articolo 17del regolamento: “L’interessato ha il diritto di ottenere dal titolare del trattamento la cancellazione dei dati personali che lo riguardano senza ingiustificato ritardo e il titolare del trattamento ha l’obbligo di cancellare senza ingiustificato ritardo i dati personali, se sussiste uno dei motivi seguenti: i dati personali non sono più necessari rispetto alle finalità per le quali sono stati raccolti o altrimenti trattati; l’interessato revoca il consenso su cui si basa il trattamento e se non sussiste altro fondamento giuridico per il trattamento; l’interessato si oppone al trattamento e non sussiste alcun motivo legittimo prevalente per procedere al trattamento; i dati personali sono stati trattati illecitamente; i dati personali devono essere cancellati per adempiere un obbligo legale previsto dal diritto dell’Unione o dello Stato membro cui è soggetto il titolare del trattamento; i dati personali sono stati raccolti relativamente all’offerta di servizi della società dell’informazione”.

Collegato al diritto all’oblio, inoltre, c’è l’obbligo per il titolare del trattamento di comunicare l’eventuale richiesta di cancellazione dei dati a tutti quelli che li stanno trattando. Nel testo vengono anche specificati alcuni casi in cui il diritto all’oblio può essere limitato: si tratta della garanzia dell’esercizio della libertà di espressione o il diritto alla difesa in una sede giudiziaria, la tutela di un interesse generale, come la salute pubblica, o quando i dati sono necessari “a fini di archiviazione nel pubblico interesse, di ricerca scientifica o storica o a fini statistici”.

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