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Nasim, gli ultimi messaggi della donna che ha sparato nella sede di YouTube: "Ingiusta la censura ai miei video"

Aghdam, 39 anni, videoblogger “vegana e animalista”, ha attaccato la filiale di Google a San Bruno in California, ferendo tre persone di cui una in modo grave. Due giorni fa il padre aveva avvertito le autorità che la figlia avrebbe potuto vendicarsi contro la piattaforma video che le “cancellava i contenuti”AN FRANCISCO – Nasim Najafi Aghdam di San Diego è la 39enne di origini iraniane che ha aperto il fuoco in California nella sede di YouTube ferendo tre persone per poi togliersi la vita. Gli investigatori stanno ancora indagando sulle reali ragioni del gesto ma lei “odiava YouTube che secondo lei la discriminava e censurava”, così ha riferito il padre della donna a Sky News. Il giorno prima della sparatoria l’uomo ne aveva denunciato la scomparsa: “YT aveva cancellato tutti i suoi contenuti e lei era molto arrabbiata”. Atleta, vegana, animalista, così si definiva, Nasim postava decine di video e immagini, in lingua farsi, turca e inglese, su quasi tutte le piattaforme social: Instagram. Facebook, Telegram e sul suo sito personale. Dopo essere stata identificata, i suoi canali sono stati tutti oscurati. Google non ha rilasciato alcun commento.

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I contenuti per la maggior parte riguardavano ricette vegane e diritti degli animali e spesso aggiungeva commenti del tipo: “YT filtra i miei canali”, affermando che aveva guadagnato soltanto 10 centesimi di dollaro nonostante 300mila visualizzazioni. La donna aveva attaccato la piattaforma anche sul suo sito web. “Su YouTube e altri siti di condivisione non tutti hanno le stesse opportunità di crescere, il tuo video cresce solo se loro lo vogliono”, aveva affermato. In una occasione aveva anche citato una delle celebri frasi di Adolf Hitler: “E’ più facile ingannare le masse con una fandonia esagerata che con una piccola bugia”.
Un filmato che la ritrae sdraiata a terra mentre si allena in esercizi fisici, secondo quanto da lei affermato, era stato vietato ai minori “per ristrettezza di idee. Non c’era niente di allusivo al sesso. Lo hanno fatto apposta per impedirne le visualizzazioni”.  La politica di YouTube sui video vietati ai minori di 18 anni elenca quattro ragioni per il divieto: linguaggio volgare, immagini forti, nudità e contenuti allusivi sessuali e descrizioni di attività pericolose o lesive. In un altro video ancora, postato su Instagram, Aghdam indossava quello che lei descriveva un “ninja look” e poneva al suo pubblico questa domanda: “Quando si parla di libertà di parola, pensate che l’Iran sia degli Usa o che gli Usa siano meglio dell’Iran?”

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Accanita sostenitrice dei diritti degli animali, aveva tra l’altro postato una foto in cui indossava una parrucca e un paio di jeans macchiati di sangue, in mano, una spada di plastica in segno di protesta verso i Marines che avevano ucciso dei maiali in un’esercitazione militare. E a lato il commento: “I diritti degli animali sono gli stessi di quelli umani”
Brent Andrew, portavoce del San Francisco General Hospital, dove sono stati ricoverati 3 dei 4 feriti, ha precisato che si tratta di un uomo di 36 anni in “condizioni critiche”, di una donna di 32 anni in “condizioni serie” e di un’altra donna, di 27 anni, “in condizioni discrete”. Poche le informazioni sul quarto ferito: secondo alcuni media sarebbe ricoverato con una caviglia slogata.

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