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NAPOLI: Rifiuti, la protesta dei cassonetti a Napoli. Sos da Scampia: "Allarme sanitario"

Via Colletta, negozianti bloccano la strada con i contenitori che non vengono svuotati da giorni


Venerdì mattina scatta il blitz della polizia municipale contro i cittadini che abbandonano ingombranti: multe e immagini di telecamere acquisite per individuare i trasgressori. Ma in serata esplode la rabbia dei negozianti: cassonetti che traboccano di immondizia scaraventati al centro di via Pietro Colletta intralciando il transito delle auto, per protestare contro la mancata raccolta dei rifiuti da giorni.
Sos anche dall’area nord con il presidente della Municipalità di Scampia Apostolos Paipais che scrive al Comune: “C’è un notevole accumulo di rifiuti sul nostro territorio. La pericolosità igienico sanitaria, con le temperature estive registrate in questi giorni, è tale da destare allarme serio”. Grossi cumuli segnalati anche in via Martucci a Chiaia. Asia, azienda di rifiuti, prova ad arginare la crisi di questi giorni con un piano di raccolta straordinario nel week end, per tornare alla normalità già lunedì. «Abbiamo ancora a terra circa 150 tonnellate di ingombrati ma stiamo recuperando – assicura il vicesindaco Raffaele Del Giudice – non c’è stata mancata programmazione da parte nostra ma siamo da un anno sulle montagne russe a causa degli impianti stir pieni per le gare di smaltimento fuori regione che vanno deserte. E poi per l’incendio negli ultimi 20 giorni di quattro piattaforme dove conferiamo multi-materiale e ingombranti. Prendo in considerazione ogni allarme, anche quello degli operatori del turismo che ci sta a cuore.
Da lunedì ho chiesto all’azienda un servizio aggiuntivo di isole ecologiche mobili, camion in tre punti della città – Pianura, piazza Dante e la Sanità – per prelevare gli ingombranti. In più rinnovo l’appello ai cittadini a utilizzare le dieci isole ecologiche che abbiamo creato in città».
Di fronte alle immagini dei materiali di risulta abbandonati finanche nelle strade dei Decumani, Asia ha lavorato nelle ultime ore per correre ai ripari. In primis va smaltita la giacenza dei rifiuti ordinari, non raccolti a causa degli stir intasati. In strada ci sono circa 60 tonnellate ancora, l’azienda del Comune è riuscita ad avere un po’ di spazio in più soprattutto negli stir di Caivano ed entro l’alba di lunedì dovrebbe ripulire le strade. Ma il problema più cogente sono materassi, suppellettili, legno e gli ingombranti in generale. Per ovviare alla chiusura dei siti causa incendi sono state trovate un paio di piattaforme dove conferire: una nella zona di Pozzuoli e l’altra al confine di Avellino.

Rifiuti, la protesta dei cassonetti a Napoli. Sos da Scampia: "Allarme sanitario"

Per i cartoni invece si è cercato di mettere in riga la ditta che ha l’appalto che aveva perso il passo con l’inizio delle ferie. Meno servizi notturni di Asia e più quelli diurni, proprio per le ferie: anche per questo la mattina capita di trovare più rifiuti in strada. Intanto ieri agenti in borghese della polizia ambientale capitanati da Enrico Del Gaudio hanno passato al setaccio alcune strade martoriate dallo sversamento illecito di rifiuti: corso Vittorio Emanuele, piazza Mazzini, via Duomo, Quartieri Spagnoli.
Una decina di multe elevate ieri, 38 in totale negli ultimi cinque giorni, con sanzioni dai 200 ai 1.000 euro per gli ingombranti e dai 50 ai 500 euro per l’abbandono di rifiuti non differenziati. Non solo. Gli agenti ora stanno visionando le immagini delle telecamere piazzate su via del Formale e salita Cariati. Presto potrebbero risalire all’identità di chi sversa inerti e sacchi di rifiuti indifferenziati. Perché uno degli inconvenienti che manda in tilt il sistema di raccolta sono proprio le mini discarichi in città, quei siti la cui bonifica assorbe molte ore e mezzi, impedendo il normale prelievo in più punta della città. «Tre giorni fa – rivelano in azienda – siamo andati a ripulire un angolo di via Sant’Arcangelo a Baiano, una traversa di corso Umberto, dove erano ammassati 1,3 tonnellate di ingombranti. Se diventa urgente eliminare una sola discarica così grande, significa perdere la possibilità di intervenire su 10 piccoli punti di ingombranti disseminati in città». C’è un elenco di strade sversatoio: da salita Pontecorvo a salita San Raffaele in centro.
Si previene per il futuro. Per rendersi autonomi dagli stir sempre pieni ed evitare di lasciare cumuli in strada, Asia lavora a medio termine per individuare tre siti di stoccaggio: San Pietro a Patierno, Ponticelli e area occidentale. Ieri mattina incontro cruciale in Regione per trovare l’accordo con A2a, la multiutility che gestisce il termovalorizzatore di Acerra e lo stir di Caivano. Il motivo? Da luglio è scaduto il Cip6, il contributo per la produzione di energia elettrica che tamponava i costi a fronte dell’evasione alta della tariffa rifiuti.
Il ciclo di rifiuti in Campania vive una costante tensione finanziaria: i Comuni non riscuotono e le società provinciali non pagano Regione e, quindi, A2a. Si va verso l’intesa. Con A2a che avrà due contratti distinti: con Regione per Acerra e con Città metropolitana per Caivano.

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