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Nadalin a Verona: 6 pasticcerie dove acquistare l’antenato del Pandoro

Sapevate che esiste un dolce molto più antico del Pandoro che per molti secoli, alla Vigilia di Natale, veniva impastato nella casa di ogni veronese? Sto parlando del Nadalin, anche considerato il primo dolce natalizio della città scaligera. Ma se il Pandoro è diventato in breve tempo un dolce nazionale e da esportazione, il Nadalin è rimasto un prodotto più di “nicchia”. Meno commerciale e conosciuto, per questa ragione è particolarmente amato da tutti i veronesi, che lo considerano il simbolo indiscusso della tradizione dolciaria natalizia della città

In questo articolo vi porto con me nella città dell’amore svelandovi sei pasticcerie dove potrete assaggiarlo nella versione tradizionale, rivisitata, farcita di crema chantilly o arricchita da golose variegature. Vi è già venuta fame? Prima di scoprire dove comprare il Nadalin a Verona (e dire addio alla dieta), scopriamo quali sono le origini di questo dolce antichissimo!

Origini e caratteristiche del Nadalin, l’antenato del Pandoro 

La storia ci narra che questo dolce sia nato a Verona durante il XIII secolo, per festeggiare il primo Natale dall’investitura della signoria della nobile famiglia della Scala. È molto più antico rispetto al più conosciuto Pandoro, inventato “solo” nel 1800 e brevettato dal Sig. Melegatti, tanto che possiamo considerarlo il suo antenato. Secondo alcuni, quest’ultimo sarebbe nato proprio da un tentativo di industrializzare il tradizionale Nadalin, più ricco in termini di sapori grazie agli aromi di vaniglia e di pasta d’arancia che si sprigionano una volta sfornato. Ma se l’impasto è simile e la forma sempre quella di una stella, allora cosa rende il Nadalin diverso rispetto al Pandoro?

Foto di Francesca Di Cesare

Tre sono le principali differenze per quanto riguarda l’impasto: 

  • una maggiore quantità di burro; 
  • un’alveolatura interna più compatta;
  • una lievitazione tipicamente orizzontale.

Questo perché anticamente non esistevano gli stampi e l’impasto del Nadalin, che non aveva modo di lievitare in altezza, si espandeva lateralmente. La tradizionale forma a stella a otto punte veniva creata a mano, e si perdeva poi durante la cottura, risultando spesso irregolare. Ultima – ma non meno importante – la decorazione: mentre il Pandoro è tradizionalmente cosparso dallo zucchero a velo, la superficie del Nadalin è ricoperta dal cosiddetto “parecio”, una pralinatura esterna a base di pinoli che lo rendono più dolce, croccante fuori e soffice dentro. 

Queste sono le caratteristiche del Nadalin come veniva fatto una volta, ma oggi sono tantissime le diverse interpretazioni delle pasticcerie per questo dolce che ha fatto la storia. Siete curiosi di scoprirle? 

6 pasticcerie dove comprare (e mangiare) il Nadalin a Verona 

Essendo meno conosciuto e popolare rispetto al Pandoro, Il Nadalin è rimasto legato alla sua città d’origine e per questo può risultare difficile da reperire per chi non è di Verona. Proprio per questo ho selezionato sei pasticcerie che ancora lo producono dove potete comprarlo o perfino gustarlo, alcune delle quali presenti anche online e disponibili per ordinazioni e spedizioni.  

Michele Turco dal 1909

Foto di Francesca Di Cesare

Iniziamo il nostro tour gastronomico nella patria del Nadalin dal negozio di Michele Turco, in Corso Sant’Anastasia 2. Eredi della famiglia Melegatti da quattro generazioni, i titolari producono i dolci tipici della tradizione natalizia veronese durante tutto l’anno rendendo la loro bottega una delle mete predilette dai turisti di tutto il mondo. E tra Pandori di tutte le dimensioni e frollini di Santa Lucia, non poteva di certo mancare il dolce simbolo del natale veronese: il Nadalin. Quello di Michele Turco è quello che senza dubbio più si avvicina alla versione originale, caratterizzato da una forma a stella irregolare quasi tonda, data a mano come una volta. Basso e sofficissimo, rispecchia la tradizione con una lievitazione orizzontale e presenta un parecio a base di filetti di mandorle, più croccanti rispetto agli originali pinoli. Il tocco di classe: una punta di alchermes.

Bar caffetteria Al Duomo 

Foto di Francesca Di Cesare

Ricca di storia e intrisa di bellezza, a Natale Verona si riveste di magia. Si respira per le strade, nelle piazze, ma anche nelle pasticcerie che in questo periodo dell’anno si adornano con alberi di Natale, festoni e luminarie. Siamo al Bar Caffetteria al Duomo, in piazza Duomo 4, in un locale elegante e un po’ vecchio stile, invisibile da fuori se non attraverso la porta in legno che si apre sotto un piccolo volto in pietra. Proprio come Alice nel Paese delle Meraviglie, ho attraversato la porta di questa pasticceria e, appena mi sono trovata dall’altra parte, ho sgranato gli occhi alla vista del bancone dei dolci, tra cui erano esposti bignè, croissant, pasticcini di ogni tipo e l’immancabile Nadalin. Si può ordinare e comprare intero, oppure durante il weekend gustarlo anche a fette insieme a una farcitura di crema zabaione. Arricchito con una pralinatura a base di mandorle e nocciole, l’impasto profuma di pasta d’arancia, come vuole la tradizione. È un ottima idea per una merenda golosa e diversa dal solito, perfetto insieme a un tè caldo o un latte macchiato. 

Pasticceria Flego

Foto di Francesca Di Cesare

Proseguiamo con la pasticceria Flego, locale storico di Verona in Corso Porta Borsari 9 e via Stella 13, a pochi passi da Piazza delle Erbe. Il suo Nadalin è più sviluppato in altezza rispetto a quello tradizionale grazie allo stampo a forma di stella che favorisce la lievitazione verticale. È una versione che presenta un impasto molto simile al Pandoro, ma che mantiene comunque l’identità del Nadalin grazie alla pralinatura a base di mandorle e pinoli. Si può comprare in negozio oppure ordinare online nella versione da 750 grammi. Anche in questo caso, soltanto nel weekend viene farcito con crema Chantilly (crema pasticcera alleggerita da panna montata) e gocce di cioccolato e venduto a fette da gustare direttamente in pasticceria. La porzione è abbondante e la crema straripa da ogni parte. È senza dubbio il dolce più godurioso che io abbia mai mangiato fino ad ora! Solo su richiesta, è possibile richiederlo farcito anche da asporto e gustarlo a casa nel giro di pochi giorni. 

Pasticceria Barini 

Foto di Francesca Di Cesare

Ma parlando di caffè storici, non potevamo non nominare la pasticceria Barini in Corso Porta Nuova 8. Situata nel cuore di Verona e a pochissimi passi dall’Arena, da ormai quasi 50 anni propone da sempre i dolci storici e tradizionali della città: torta di Giulietta, torta di Romeo, torta Russa di Verona, Sbrisolona, e a Natale… il Nadalin, ovviamente!

Acquistabile nella versione da chilo, 750 grammi, mezzo chilo oppure monoporzione, si conserva per circa 30 giorni ed è disponibile anche online. In etichetta riporta la dicitura: “dolce morbido con mandorle ricoperto da una glassa e mandorle”. Tra gli ingredienti anche farina, lievito naturale, lievito di birra, tuorlo, zucchero, burro, burro di cacao e aromi naturali. Nella glassa, invece, una punta di rum e un poco di marsala che dà quel tocco in più!

Pasticceria Cassandrini 

Foto di Francesca Di Cesare

Il mese di dicembre porta con sé aria di festa e tantissimi dolci, ma ahimè, anche tanto freddo. E chi ha voglia di uscire di casa quando fuori ci sono 4 gradi, nuvole e nebbia? La tentazione di restare sul divano davanti a un bel film e sotto le coperte è forte, con l’albero di Natale illuminato, la candela profumata accesa e il gatto che fa le fusa… mancherebbe solo una bella fetta di Nadalin e sarebbe tutto perfetto! Troppo bello per essere vero? Niente affatto! La pasticceria Cassandrini, via Pio XII 64 a Campagnola di Zevio, in provincia di Verona, ha pensato al servizio delivery proprio per venire incontro alle esigenze di tutti i cittadini di Verona e provincia che desiderano gustare il dolce delle feste nella comodità della propria casa. Con un extra di 8 € è possibile riceverlo nella versione tradizionale, ma anche variegato alle albicocche e cioccolato al latte, arancia e uvetta e per finire marroni, cioccolato fondente e meringhe. Per gli indecisi come me, propongono anche una box degustazione che comprende 4 fette, una per tipo, così da poterli assaggiare tutti. Lievitato in altezza e sofficissimo, è un dolce a cui non riesco proprio a resistere… lo ordinerei a tutte le ore!

Pasticceria Beltrame 

Foto di Francesca Di Cesare

In via Andrea Palladio 54, zona stadio, si trova la pasticceria Beltrame, protagonista della puntata di Cake Star dedicata a Verona durante la prima edizione e seconda sul podio finale. Un punto forte della famiglia Beltrame sono senza dubbio i lievitati, tanto che  il loro Panettone al gianduia e cioccolato ha vinto un’edizione del famoso concorso “Una Mole di Panettoni” di Torino. E come ogni anno, con l’arrivo del Natale anche i Beltrame iniziano la produzione dei dolci tipici, tra cui l’immancabile Nadalin. Fatto con lievito madre e senza pasta d’arancia nell’impasto, è ben alveolato all’interno e decorato con mandorle e pinoli all’esterno. È quasi più leggero del tradizionale pandoro, grazie alla lunga lievitazione a cui viene sottoposto e a una giusta quantità di burro. Così leggero che… si presta benissimo a essere spalmato di crema ed è facilissimo fare il bis!

E voi conoscevate il Nadalin? Sareste curiosi di assaggiarlo e se sì, in quale delle tante versioni?

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