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Museo del Cinema allarme sul futuro, i 77 dipendenti verso lo sciopero

Volantino dopo l’assemblea: “Non siamo troppi”

I lavoratori della Mole Antonelliana hanno deciso che “è giunto il momento di far sentire la loro voce”. In una nota chiedono risposte sul loro futuro e sono pronti anche a scioperare, se dovesse essere necessario a ottenere risposte sul futuro del Museo del Cinema.
Ieri i 77 dipendenti della Fondazione Prolo ( che gestisce pure il cinema Massimo e altre strutture e che organizza il Torino Film Festival) si sono riuniti in assemblea perché sono assai allarmati dalle indiscrezioni dei giorni scorsi. Come riportato da Repubblica, uno dei possibili piani per il rilancio dell’ente prevederebbe anche il taglio del personale. Dopo un primo incontro a fine ottobre, gli addetti speravano di confrontarsi con la presidente Laura Milani, ma l’incontro non è mai avvenuto.
L’unica loro certezza è che l’ipotesi di tagli non è ricevibile: “Solo chi non conosce la realtà della Fondazione può affermare che 77 dipendenti siano troppi” , avvertono i lavoratori. Che ricordano come il loro impegno abbia consentito al Museo di superare i 9 milioni di visitatori, grazie a una crescita annuale del 5- 6%. Per il futuro vogliono « un impegno istituzionale forte » e « attenzione su quattro colleghi che lavorano da circa 8 anni con reiterati contratti a tempo determinato in scadenza a fine 2017». La presidente Milani risponde spiegando che « a breve partirà un’analisi approfondita per produrre una fotografia precisa qualitativa e quantitativa di tutto il personale » e che «solo alla fine di questo lavoro si potrà valutare se e quali interventi potrebbero essere attuati sul personale, in accordo con i sindacati».
Sulla vicenda c’è bagarre politica: « È inaccettabile che

le scelte scellerate dell’amministrazione del museo ricadano sui lavoratori », attacca la consigliera regionale M5S Francesca Frediani, che chiede a Antonella Parigi, assessora alla Cultura del Piemonte, di riferire in aula. Lei replica tirando in ballo il Comune a guida 5 Stelle: «Ricordo a Frediani che non è certo la Regione ad aver tagliato 500 mila euro di fondi al Museo del Cinema. Noi abbiamo sempre mantenuto l’investimento in cultura».

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