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MS5, Di Maio: il grande taglio dei parlamentari, oltre 345 fuori dall’aula

Si tratta di una proposta di legge costituzionale. Secondo il vicepremier 5stelle consentirà di risparmiare 100 milioni l’anno. La presentazione è prevista per la prossima settimana. Nessun accenno invece al taglio dello stipendio di deputati e senatori che pure era tra gli annunci del programma


ROMA. Era una delle promesse del programma M5S e uno dei punti del contratto di governo: il taglio del numero dei parlamentari. Ora Luigi Di Maio annuncia che la maggioranza ha pronto un disegno di legge. “Con la Lega  – dice il vicepremier M5S a Di Martedì – noi ci capiamo sui fatti, stamattina abbiamo fatto una riunione e la settimana prossima presentiamo una proposta di legge costituzionale per tagliare 345 parlamentari” con “100 milioni di euro di risparmi l’anno”. Nessun accenno, invece, a un’altra promessa – più dolorosa per l’attuale classe politica – quella del taglio dello stipendio dei parlamentari in carica.

Già a luglio Di Maio aveva parlato della riduzione dei parlamentari come della seconda mossa dopo i vitalizi  sul piano del taglio ai costi della politica. Peraltro – secondo fonti M5S – la prossima mossa del Movimento dovrebbe essere quella di provare tagliare i vitalizi agli ex consiglieri regionali. In caso di mancate ‘sforbiciate’, le regioni vedrebbero arrivare meno risorse dal governo centrale, con un vero e proprio taglio dei fondi corrisposti.

A proposito dei vitalizi, Di Maio ha attaccato gli ex parlamentari che hanno fatto ricorso: “Hanno avuto il fegato di fare i ricorsi. Gli tagliamo il vitalizio e gli lasciamo la pensione e hanno il coraggio di fare i ricorsi. Li facciano. Non mi spaventano”. Peraltro il via libera c’è stato solo alla Camera – fatto che ha provocato polemiche tra i 5 Stelle e la presidente del Senato, Casellati – e domani è previsto un passaggio importante: l’audizione a Palazzo Madama del presidente Inps, Tito Boeri.

L’annuncio è arrivato al termine di una giornata difficile per il governo, con la rinuncia della candidatura a tre per le Olimpiadi invernali e gli attriti sulla manovra, in particolare tra i 5 Stelle e il ministro dell’Economia, Giovanni Tria. Proprio a Tria, ha riservato una nuova punzecchiatura: “La legge di bilancio serve per realizzare le promesse, non per il calo del debito”.

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