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Morte Desirée, svolta nelle indagini: due fermi. Rintracciato uno dei due complici

Indagati due uomini di origine senegalese sprovvisti di documenti in regola. Sono accusati di omicidio, violenza di gruppo e spaccio di stupefacenti. Con altre persone, hanno drogato la ragazza riducendola in stato di incoscienza, poi l’hanno violentata. Si cerca ancora un’altra persona


Ci sono due fermati per la morte di Desirée. Si tratta di due uomini di origine senegalese, sprovvisti di documenti in regola, Mamadou Gara di 26 anni e Brian Minteh di 43. Entrambi sono ritenuti responsabili, in concorso con altre persone, di violenza sessuale di gruppo, cessione di stupefacenti e omicidio volontario. Una terza persona è stata rintracciata e portata in questura, gli investigatori stanno ora cercando il quarto complice coinvolto nella morte della ragazza.

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Desirée Mariottini probabilmente conosceva i suoi aguzzini ed era stata altre volte nel casolare abbandonato di via dei Lucani nel quartiere San Lorenzo dove è stata ritrovata cadavere. A confermarlo sono le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Roma e dal commissariato San Lorenzo. L’attività, svolta sotto il coordinamento della Procura, ha accertato che i fermati, insieme con altre persone, hanno somministrato stupefacenti alla sedicenne il pomeriggio del 18 ottobre in modo da ridurla in stato di incoscienza per ore e ne hanno abusato sessualmente per ore, causando la morte avvenuta nella notte del 19 ottobre.

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