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Mondiali volley femminili, l’Italia sfida la Serbia

YOKOHAMA – Dopo aver vinto un’epica battaglia contro le campionesse olimpiche della Cina per 3-2, l’Italia del volley femminile proverà a salire sul tetto del mondo dopo 16 anni. Alle 12.40 (diretta testuale su repubblica.it) le ragazze del ct Mazzanti affrontano la Serbia nella finale di Yokohama che mette in palio la medaglia d’oro. Se la nostra Nazionale accede all’atto conclusivo per la seconda volta nella sua storia dopo il trionfo del 2002 contro gli Stati Uniti in Germania, le campionesse d’Europa sono invece al primo appuntamento con la storia. Intanto la medaglia di bronzo finisce al collo della Cina, battuta l’Olanda 3-0 nella finale per il terzo posto.

ASCOLTI SUPER – E’ un’Italia che vince e appassiona e che in tv fa grandi ascolti. Le emozioni della spettacolare semifinale con la Cina hanno tenuto incollati a RaiDue 1.093.000 spettatori con il 18,7% share. Dati molto buoni considerando anche la fascia oraria italiana in cui è andata in onda la gara.

LA SERBIA – La Serbia è l’unica squadra ad aver già battuto (per 3-1) le azzurre in questo torneo, martedì nelle Final Six, a qualificazione già ottenuta. La Serbia è campione d’Europa in carica e medaglia d’argento alle Olimpiadi di Rio: dunque tra le più forti in assoluto. Gioco molto fisico che ruota attorno alla loro giocatrice più importante: Tijana Boskovic, simbolo della nazionale di Terzic, mancina.
Ha un anno in più rispetto a Paola Egonu: è del 1997 e nella finale olimpica del 2016, nonostante la sconfitta, fu la migliore in campo con 23 punti. All’epoca aveva 19 anni ed era già un fenomeno. Nata a Trebinje, in Bosnia, profuga con la sua famiglia della guerra tra il suo paese natale e quello che oggi rappresenta, oggi gioca in Turchia e anche nel club, l’Eczacibasi Istanbul, è compagna della palleggiatrice Ognjenovic

Le due formano una diagonale spaventosa. Il 53% dei palloni che attacca vanno a punto, è la migliore del Mondiale in questa statistica, Sylla e Egonu sono seconda e terza, Mihajlovic quinta. Nel primo girone la Serbia aveva vinto tutti i set giocati, poi a risultati consolidati, Terzic ha deciso di concedere un po’ di riposo alle sue stelle. Così sono arrivate due sconfitte con Giappone e Olanda, utili a finire nel girone dell’Italia e evitare l’incrocio in semifinale.
Boskovic, nella semifinale con l’Olanda vinta 3-1,  ha realizzato 29 punti (ha attaccato 57 palle) che insieme ai 23 di Mihajlovic fanno la forza dell’attacco serbo.

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