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Millefoglie estiva di melanzane di Giorgione, più buona di una parmigiana

Millefoglie estiva di melanzane di Giorgione, più buona di una parmigiana. Parliamo di un piatto che ricorda l’estate, non leggero, ma sicuramente stagionale dato che le melanzane popolano le nostre terre in questo periodo, sono meno cariche di acqua rispetto a quelle di serra e sicuramente più saporite.

Ingredienti della Millefoglie estiva di melanzane di Giorgione

  • 2 melanzane violette ( quelle siciliane)
  • 3 uova
  • 1 cucchiaio di ‘nduja
  • 4 cucchiai di farina
  • 100 g di formaggio di capra a pasta filata ( se non l’avete in casa, va bene un provolone non stagionato). 
  • 4 fettine di lardo
  • 2 manciate di pangrattato di frisella ( importante per la consistenza) 
  • sale grosso
  • olio extravergine di oliva

Preparazione

Prepariamo quindi la nostra Millefoglie cominciando a lavare bene le melanzane. Prendiamo le “violette di Longobardi” ( essendo però un prodotto ricercato e non sempre disponibile ci serviremo di quelle tonde siciliane). Prendiamo quindi una ciotolina e rompiamo le uova, poi inseriamo il sale grosso e della ndujua ( diciamo che ormai è facile da trovare, ma se non l’avete non fa nulla). Sbattete quindi il tutto e rendetelo omogeneo e spumoso.

Fate scaldare dell’olio in padella, e infarinate le fette di melanzane. Fatto questo passatele nelle uova e friggetele una ad una. Fatele dorare e poi scolatele. A questo punto tagliate le fette di formaggio e iniziate a comporre la millefoglie. Partiamo quindi dalla base. Ungete con un filo d’olio i bordi dello stampo ( una normale pirofila) insaporite il tutto con un paio di fette di lardo poste alla base della nostra millefoglie.

Fate il primo strato di melanzane fritte, disposte una accanto all’altra; sopra cospargiamo un po’ di sale grosso e poi le fettine di formaggio. Continuiamo con un altro strato di melanzane fritte, di nuovo sale grosso e formaggio.

Chiudiamo la millefoglie con un ultimo ripiano di melanzane, cospargiamo con qualche pezzettino di lardo e in cima mettiamo ancora del sale, una spolverata di pangrattato di frisella, quattro o cinque gocce di ‘nduja (senza esagerare!), un goccettino di olio e infoniamo a 200-250 gradi per i primi dieci minuti, poi abbassiamo la temperatura 180 gradi per altri 20-35 minuti. È il momento di fare un test. “Oh, ‘sta melanzana è buona sul serio! Grazie a Longobardi e alla Calabria. Buon appetito!”.

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