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Milano, occupazioni abusive a due velocità: boom per le case Aler e calo per quelle Mm

Nelle case gestite dall’azienda della Regione i casi sono raddoppiati in cinque anni: il buco nero di via Gola e via Bolla
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Ci sono i casi più gravi. Come quello di via Bolla, dove le case occupate sono oltre il 26 per cento. E come il buco nero di via Gola, dove la percentuale degli abusivi sale fino a sfiorare il 40 per cento. Ma la mappa delle occupazioni senza titolo degli appartamenti popolari è tornata ad allargarsi al resto della città. Anche se, su un fronte diventato incandescente in campagna elettorale, il fenomeno sembra viaggiare a una doppia velocità. Per capire la situazione bisogna partire dai numeri. E, in fondo, ne basterebbe uno per disegnare l’andamento di due parabole con traiettorie opposte.
Nel 2017, le nuove occupazioni tra le 38mila case gestite dall’azienda regionale in città sono state 308; quelle nel patrimonio di 28mila appartamenti comunali affidati a Mm, 18. E ancora: sono stati complessivamente 870 i tentativi di intrusione attraverso altrettante porte dei quartieri Aler e, di questi, 562 sono stati bloccati in flagranza. La stessa foto scattata nelle periferie a conduzione Mm: 158 assalti sventati su 176.
Per quanto riguarda gli sgomberi concordati al

tavolo della Prefettura, invece, le forze dell’ordine hanno liberato 115 alloggi Aler e 64 di Mm. E poi ecco le due tendenze opposte. Dal 2012 a oggi, gli alloggi occupati di Aler sono passati da 1.789 a quota 3.400. Quasi un raddoppio. Dal 2015, inizio della gestione Mm, il monte storico è diminuito scendendo da 1.722 a 1.181.

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