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Migranti, Salvini a Malta: "Accolga la nave Aquarius, porti italiani chiusi". La replica: "Non è nostra competenza"

Migranti, Salvini a Malta: "Accolga la nave Aquarius, porti italiani chiusi". La replica: "Non è nostra competenza"
Matteo Salvini (lapresse)
Messaggio alle autorità maltesi: “Il porto più sicuro è il vostro”. Se La Valletta non accetterà la nave, non sarà offerta un’alternativa in Italia. La risposta è negativa: “Il soccorso è stato coordinato da Roma”
ROMA. Porti italiani chiusi. È la svolta senza precedenti imposta in queste ore da Matteo Salvini. La nave Aquarius, che batte bandiera di Gibilterra, è in navigazione con 629 naufraghi a bordo provenienti dal Nordafrica, tra cui 123 minori non accompagnati. La nave ha superato Malta, che ha dichiarato di non  avere competenza e sta navigando verso nord.

Lo stesso Salvini ha avvertito le autorità maltesi con una lettera: è loro il porto più sicuro e Roma non offrirà approdi alternativi. La decisione è stata adottata dal ministro dell’Interno. E’ una sfida all’Europa: l’Italia non può essere lasciata da sola a gestire l’emergenza.
LA RISPOSTA MALTESE
La risposta di Malta non è positiva. “Il caso non è di nostra competenza”, ha detto un portavoce del governo della Valletta citato dal quotidiano Malta Today. E spiega: “Il salvataggio degli oltre 629 migranti ora a bordo dell’Aquarius è avvenuto nella zona libica di ricerca ed è stato coordinato dal centro di soccorso a Roma”. E quindi – questa la conclusione – “Malta non è né l’autorità che coordina ne ha competenza sul caso”. La Valletta nega addirittura di aver ricevuto la lettera di Salvini. Riporta il Times of Malta che le operazioni di salvataggio sono state condotte e coordinate dall’Italia e che le leggi internazionali dicono che deve essere il porto più vicino ad accogliere i migranti. Si tratterebbe quindi di Tunisi o Lampedusa.

 Una prima reazione al caso era arrivata attraverso un’intervista radiofonica del premier Joseph Muscat: “Malta intende costruire buone relazioni con l’Italia, nella convinzione che gli interessi di Roma e La Valletta siano simili. Ha sempre agito in accordo con le regole internazionali sull’immigrazione e lo dimostrano fatti documentati”. Insomma, una contrapposizione netta.

LE CRITICHE DEL GOVERNO A MALTA
In serata Toninelli e Salvini intervengono con un comunicato congiunto: “Malta non può continuare a voltarsi dall’altra parte quando si tratta di rispettare precise convenzioni internazionali in materia di salvaguardia della vita umana e di cooperazione tra Stati. Il Mediterraneo è il mare di tutti i Paesi che vi si affacciano e non si può immaginare che l’Italia continui ad affrontare questo fenomeno gigantesco in solitudine”.
Le autorità maltesi avevano impedito l’altro ieri l’ingresso in porto della nave Seefuchs, con 126 migranti a bordo: l’unità, di una Ong olandese, era in difficoltà per il maltempo, ma Malta ha solo proposto assistenza in mare. Era così intervenuta la Guardia costiera italiana e la nave, alla fine, era stata fatta approdare a Pozzallo, dove è arrivata ieri mattina.
È stato l’ultimo episodio di un lungo contenzioso tra Roma e La Valletta, il cui comportamento è stato criticato dallo stesso Salvini l’altro giorno: La Valletta “non può sempre dire no a qualsiasi richiesta d’intervento”

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