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Migranti, Minniti: "Mio obiettivo è chiudere i grandi centri di accoglienza"

Il ministro dell’Interno: “Separare tema emergenza da immigrazione. Meno 35 per cento di accessi da Niger in Libia. Guardia costiera libica ha salvato oltre 16.000 persone”. “Su sharia nessuna mediazione è possibile”. “Parità uomo-donna altro valore intangibile”

AOSTA – “I temi dell’emergenza e dell’ immigrazione devono essere separati, metterli insieme è l’errore più catastrofico che si può fare. Sul tema c’è bisogno di una visione complessiva e su questo si gioca la partita tra populismo e riformismo”. Lo ha detto il Ministro dell’Interno, Marco Minniti, intervenendo alla nona edizione della Scuola per la Democrazia di Aosta, promossa dal Consiglio regionale della Valle d’Aosta e dall’associazione ItaliaDecide di Luciano Violante. “L’obiettivo che mi sono dato – ha spiegato il titolare del Viminale – è arrivare all’accoglienza diffusa e chiudere i grandi centri di accoglienza. I grandi centri di accoglienza, per quanto ci si possa sforzare di gestirli nel migliore dei modi, non possono essere la via maestra per l’integrazione”. 
• “CATTIVO MAESTRO CHI DICE STOP AI FLUSSI”
“Personalmente considero dei cattivi maestri coloro che dicono che, a un certo punto, ‘se arrivo io faccio cessare i flussi migratori'” ha sottolineato Minniti. “I flussi – ha aggiunto – non sono risolvibili con un approccio di carattere tecnico che porta a dire ‘abbiamo chiuso’: se qualcuno avesse dubbi su questa mia affermazione basta sollevare gli occhi dal nostro Paese e guardare quello che succede nel mondo. Il punto non è aprire o chiudere. Ma governare”.
“La cooperazione strategica tra il Governo e i sindaci – ha poi dichiarato – è un elemento cruciale per i temi della sicurezza e dell’immigrazione. Una democrazia moderna non può non fondarsi sul rapporto strategico tra governo centrale e gli enti locali”.
• “IL NORD AFRICA NON DIVENTI PIATTAFORMA ISIS”
“Nello Stato Islamico c’erano 25-30.000 foreign fighters provenienti da 100 Paesi, la più grande legione straniera mai vista. Molti sono morti ma molti torneranno nei Paesi di provenienza, in Europa e Africa. L’Africa settentrionale non può diventare una piattaforma per i terroristi dell’Isis”. “Nei prossimi 15 anni – ha osservato il minitro – Europa e Africa avranno un futuro allo specchio. E l’Europa è legata all’Africa su questo punto cruciale: ha investito sulla rotta balcanica una massa importante di risorse ed è legittimo chiedere un simile approccio per quanto riguarda l’Africa”. “Il cuore della questione migratoria – ha osservato ancora – è affrontare il tema dei Paesi di provenienza”.
• “GUARDIA COSTIERA LIBICA SALVATO 16MILA PERSONE”
“Le partenze dalla Libia verso l’Italia sono diminuite ma soprattutto sono diminuiti del 35% gli accessi in Libia dal Niger. È un dato molto importante per evitare che la Libia diventi un collo di bottiglia”, ha dichiarato Minniti. “La Guardia costiera libica – ha commentato – a cui abbiamo fornito motovedette e formazione, ha salvato in questo periodo oltre 16.000 persone”. A proposito di flussi migratori provenienti dalla Libia, Minniti ha detto che “incomincia a vedersi una fievole luce alla fine del tunnel”.
• SU SHARIA NESSUNA MEDIAZIONE È POSSIBILE”
“Non è possibile sottoporre il nostro Paese a una giurisdizione improntata al radicalismo religioso, chi pensa alla sharia deve capire che ‘in Italia no’, su questo non ci possono essere mediazioni, sono valori non

discutibili”. Lo ha affermato Minniti. L’altro valore “intangibile” indicato dal ministro, parlando del processo di integrazione, è quello della “parità della donna rispetto all’uomo: siamo un Paese che ha fatto su questo giganteschi passi in avanti”.

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