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Migranti, Grasso a Lampedusa: "Diritto d'asilo anche per chi scappa da fame e povertà"

Migranti, Grasso a Lampedusa: “Diritto d’asilo anche per chi scappa da fame e povertà” Gli oggetti recuperati delle vittime del naufragio del 3 ottobre a Lampedusa, raccolti in una teca nella sala della sacrestia di vicolo Valdina a Roma, 3 ottobre 2017. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Diritto d’asilo non solo per chi scappa dalle guerre ma anche per chi fugge da fame e povertà. Da Lampedusa, dove ha reso omaggio alle vittime dell’immigrazione nella giornata della memoria, il presidente del Senato Pietro Grasso ha ricordato l’articolo 10 della Costituzione italiana, quello secondo il quale “lo straniero al quale si è impedito nel suo Paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge”. Quindi, ha specificato Grasso, “non solo chi scappa dalla guerra ma anche coloro che fuggono dalla poverà, dalla fame, dalla negazione dei diritti umani hanno diritto d’asilo“.
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Queste le parole del presidente del Senato, che oggi era sull’isola siciliana insieme al ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, il sindaco Totò Martello e a duecento studenti giunti da vari Paesi europei, in marcia da piazza Castello alla Porta d’Europa: un corteo al quale hanno partecipato anche i superstiti della strage del 3 ottobre.”La memoria deve essere un fatto attivo – ha detto il ministro Fedeli – ed essere vivi e attivi significa impegnarsi parlando con il linguaggio della verità. Non dobbiamo aver paura a dire che ancora si fa fatica ad accogliere e integrare. Questo si chiama razzismo e scatena odio e violenza ed è ostacolo all’accoglienza. Il nostro impegno deve essere portare qui a Lampedusa più Europa”.
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“Oggi siamo in marcia verso la porta d’Europa, perché abbiamo l’ambizione di realizzare i sogni dei padri costituenti e per realizzarli devono camminare sulle nostre e vostre gambe”, ha concluso Grasso. Se da Lampedusa si torna a invocare il diritto d’asilo anche per i cosiddetti “migranti economici”, da Roma la presidente della Camera Laura Boldrini chiede invece a gran voce l’approvazione della legge sullo ius soli. Non farlo entro la legislatura “sarebbe un errore politico, dimostrare una subalternità politica. Significherebbe deludere tanti giovani che hanno creduto a una promessa. Sarebbe fare la cosa sbagliata”, ha detto Boldrini intervenendo all’inaugurazione della mostra “Bambini. Storie di viaggio e di speranza” in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione


 

 

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