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Mensa della polizia a Bologna, il sindacato denuncia: "Larve nelle verdure e sassolini nelle minestre"

Il Siulp scrive al nuovo questore: “Intervenga”


ermi, mosche e larve nelle insalate, sassolini nelle minestre e addirittura anelli nelle pietanze. Ma anche presenza di scarafaggi vivi e vecchie tubature da cui esce acqua rossa nella caserma. Sono già sette le segnalazioni nei primi sei mesi di quest’anno sui piatti ‘indigesti’ nella mensa della polizia della caserma Smiraglia a Bologna, dove ha sede il VII reparto mobile. E ora arriverà anche l’ottava, avverte il Siulp, per l’ennesima larva trovata in un contorno di verdure il 7 luglio scorso. A denunciare la situazione è Amedeo Landino, segretario provinciale del sindacato di polizia, che ha scritto al nuovo questore Gianfranco Bernabei. “E’ l’ennesimo schiaffo alla dignità dei colleghi, che non avendo una valida alternativa, sono costretti a questo trattamento”, attacca il Siulp.
Il sindacato si appella dunque al questore. “Non possiamo più consentire tutto ciò – afferma Landino – occorre una dura presa di posizione sull’argomento anche da parte dell’amministrazione, che di fronte all’ennesimo episodio non può e non deve tacere”. Finora, del resto, “ogni tentativo di porre un limite alle gravi mancanze in ordine a qualità e igiene ha sempre mostrato il fallimento di un possibile risanamento delle condizioni della mensa del VII reparto mobile”. Secondo il Siulp, serve un “gioco di squadra sia per riportare a livelli di decenza la mensa della caserma Smiraglia, ma anche per ampliare come già richiesto le convenzioni alternative il più possibile, riconoscendo finalmente l’affermazione del diritto a buon cibo e alla salute”.
La settimana scorsa il sindacato aveva scritto un’altra lettera al questore, per segnalare “l’inadeguatezza della convenzione appena stipulata dalla Prefettura sul servizio sostitutivo della mensa di servizio”, che non copre un pasto completo ed è “fortemente penalizzante per i turnisti”.

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