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McLaren Senna, omaggio al mito Ayrton

E’ la più leggera, la più veloce, la più esclusiva McLaren stradale mai realizzata. Solo 500 esemplari per celebrare l’indimenticato e amatissimo campione
Non solo meccanica: nello spaziale centro progettazione di Woking, Surrey, in Inghilterra, per far nascere a nuova McLaren Senna hanno iniziato a studiare il credo di Ayrton, la sua filosofia, il suo modo di guidare, di raggiungere la perfezione.

E da qui, dopo diverse analisi hanno cercato di tradurre in termini automobilistici i concetti di concentrazione, massimo impegno, il “dare tutto, assolutamente tutto” tipici del pensiero un po’ mistico di Ayrton. Senna, si sa, parlava con Dio e non sappiamo se alla McLaren siano arrivati a tanto per la loro GT. Di certo, per “dare tutto quello che si può” la contropartita richiesta è 900 mila euro: tanto costa uno dei 500 esemplari della Mclaren “più estrema di sempre” come l’hanno battezzata a Woking.
Ma una macchina che porta il nome del leggendario pilota di Formula 1, Ayrton Senna, non può che essere speciale: qui si tratta di onorare il mito e quindi questa McLaren è una vera e propria macchina da corsa legalizzata per l’uso stradale.
Si comincia dalla leggerezza, vera caratteristica di ogni vettura da pista: la Senna ferma la lancetta della bilancia a 1.198 kg diventando così la GT stradale più leggera di sempre dopo l’iconica McLaren F1 (ma quelli erano altri tempi, senza dispositivi di sicurezza e anti-inquinamento). E si finisce, al solito, per il cuore, il motore: un V8 biturbo da 800 Cv e 800 Nm di coppia.
Si raggiunge così ad un rapporto peso / potenza straordinario, vero biglietto da visita per prestazioni mai viste prima. Prestazioni, ovviamente, da sfruttare in pista dove la Senna può far valere tutto il suo know how tecnologico.
Ma torniamo alla filosofia di Ayrton: per rendere la guida degna della leggenda e per limitare il peso, sono state fatte scelte drastiche: trazione solo posteriore, alleggerimenti massimi sia dell’abitacolo che della carrozzeria, uso forsennato di materiali speciali. Il risultato è una GT che promette uno straordinario rapporto pilota/macchina, proprio come faceva Ayrton con la sua McLaren da F1.

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