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Manovra, Salvini: "In autunno rivoluzione sulle tasse". Di Maio: "No strappi con Ue, ma avanti su flat tax e reddito di cittadinanza"

Il ministro dello Sviluppo prova a rassicurare i mercati e dice che non ci sarà l’aumento dell’Iva. Quello dell’Interno annuncia: “Voglio fare sul fisco quello che ho già fatto sui migranti”. Allarme delle opposizioni per la tenuta dei conti. Confcommercio: “No a uno scambio tra tasse dirette e indirette”


ROMA. Per l’Italia sarà un’estate di tensione sui mercati, con le fibrillazioni sullo spread che si sono già manifestate. E le voci che si rincorrono sulla manovra, con i dissidi interni al governo e alla maggioranza, di certo non aiutano. Dopo il consiglio di gabinetto di ieri sulle linee guida della futura legge di Stabilità, il ministro dello Sviluppo e vicepremier, Luigi Di Maio, è costretto a precisare: “Non c’è bisogno di nessuno strappo con l’Unione europea ma di un dialogo decisivo e sincero per riuscire ad ottenere delle cose”. Poi però insiste sulla realizzazione di entrambi gli obiettivi chiave delle campagne elettorali di 5Stelle e Lega, cioè reddito di cittadinanza e flat tax. “Il nostro obiettivo è farle insieme nella legge di bilancio e porteremo avanti tutte le politiche di dialogo sia con l’Unione europea sia tutte le politiche di spending review e di riorganizzazione della spesa pubblica”. Quanto all’ipotesi di un aumento selettivo dell’Iva, risponde bollandola come una “fake news”. Ed ecco che in serata arrivano le parole ambiziose di Matteo Salvini che – dalla Festa della Lega in Romagna – annuncia: “In autunno voglio una rivoluzione sulle tasse, la stessa che sto facendo ora sui migranti”. Insomma, sempre più difficile per il ministro dell’Economia Giovanni Tria tenere salda la diga sui conti pubblici.

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