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Maltempo, in Sardegna allagamenti e evacuazioni: una vittima. Allerta in Liguria

È drammatica la situazione in Sardegna, in particolare nel Sud, dove è piovuto ininterrottamente tutta la notte. A Cagliari questa mattina il cielo si è aperto, ma fino a domani sono destinati a proseguire i temporali cominciati due giorni fa. Una donna è morta nelle campagne di Assemini, a circa 10 chilometri da Cagliari. Si chiamava Tamara Maccario, 44 anni: si trovava in auto insieme al marito e alle tre figlie. Erano usciti preoccupati perché il fiume minacciava la loro casa in una zona di campagna. Lungo il tragitto la vettura è stata bloccata dall’acqua e poi travolta. È stata recuperata intorno alle 9,45 dai subacquei dei Carabinieri. Tutto è avvenuto poco prima di mezzanotte. Immediati i soccorsi. La figlia maggiore è stata trovata aggrappata a un albero. Le altre si erano rifugiate in un casolare. Alcune ore dopo rintracciato anche il marito, in una casupola.

Intanto per la forte perturbazione anche la regione Liguria ha innalzato il livello di allerta per rischio idrogeologico sui bacini di Ponente, da arancione a rossa. La situazione è sotto controllo nella zona del crollo del ponte Morandi, in Valpolcevera. Forti piogge sul anche Piemonte, in particolar modo sui settori sud-occidentali della Regione. È atteso un miglioramento delle condizioni meteorologiche a partire dal pomeriggio. I livelli dei corsi d’acqua segnala l’Arpa, «permangono al di sotto delle soglie di attenzione». A Torre Pellice, nel Torinese, si è alzato il livello dell’acqua e, a scopo precauzionale, è stato chiuso il ponte della Bertagna.

Non mettersi in macchina o in condizioni di pericolo

Se ieri la situazione più grave sembrava quella della Statale 195 sventrata a metà percorso, tra Cagliari e le spiagge di Pula, ora c’è da temere per la diga del Cixerri, un invaso che assicura l’approvvigionamento idrico per una parte del Sud Sardegna e che ora ha raggiunto il suo livello massimo. I tecnici parlano di preallerta e per chi vive da queste parti, che si ritrova con strade chiuse, ponti crollati e case isolate, si tratta di un ulteriore incubo. La notte ha portato molta altra acqua: la violenza di un temporale continuo, che si è sommata alla potenza dei fiumi che sorgono sui monti e che hanno scaricato a valle tutto il loro accumulo. Capoterra è un paese che galleggia e che rivive l’incubo dell’alluvione dell’ottobre 2008, quando il disastro provocato dal Rio San Girolamo causò anche quattro vittime.

 

Uta e Assemimi sono gli centri più colpiti del Cagliaritano, mentre San Vito, Castiadas e Villaputzu nella zona del Sarrabus. Dove vigili del fuoco e volontari della protezione civile hanno fatto decine di interventi per soccorrere persone rimaste intrappolate e per aiutare i 60 evacuati. Anche Cagliari stamattina si è risvegliata allagata: con diversi quartieri che si ritrovano con le strade impraticabili. E infatti la polizia municipale ripete di continuo l’appello ai cittadini: «Non usate l’auto, è troppo pericoloso». Il numero delle chiamate e degli interventi di soccorso è difficile da contare e il centro operativo unificato coordina senza sosta gli spostamenti delle squadre. Rivolgendo lo sguardo al cielo e invocando l’arrivo più tempestivo possibile dell’annunciata bassa pressione proveniente dalla Spagna e che riporterà il sereno sui cieli di una Sardegna messa a soqquadro.

Ieri una donna incinta, alla quale si sono rotte le acque a Capoterra, semi-isolata a causa dei crolli sulla 195, è stata scortata da una volante della polizia al Policlinico di Monserrato (Cagliari), dove poi ha partorito.

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