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L’emergenza rifiuti a Roma, Ama: cresce la raccolta differenziata ma solo dell’1%

In arrivo 600 nuovi mezzi, saranno geolocalizzati. Intanto Zingaretti annuncia: “Revamping e modernizzazione di tutta la rete dei Tmb”


I numeri sono numeri. E la differenziata in un anno è cresciuta solo dell’1%: dal 44,3 di dicembre 2017 al 45,3 di settembre 2018. Dati certificati da Ama e forniti dal direttore operativo Massimo Bagatti nella commissione consiliare Ambiente di ieri, alla presenza dell’assessora Pinuccia Montanari.

Perché questo flop? Bagatti ha la sua risposta ed apre un altro fronte con la Regione Lazio, colpevole, secondo lui, di non ottemperare ai suoi obblighi di legge. Vale a dire: indicare ad Ama siti nel Lazio dove conferire il rifiuto indifferenziato ad una tariffa regolata dalla Regione stessa. “Roma è l’unica città italiana che non ha destinazione certa dell’indifferenziato a una tariffa regolata – sottolinea Bagatti – Se questa condizione l’avessimo anche noi, Roma sarebbe pulita ovunque. Se ci sono impianti che hanno capacità residua bisogna che queste vengano messe a disposizione “. Ama, insomma, impiega enormi risorse che potrebbe risparmiare: se avesse tutti gli impianti in regione a tariffa certa e se disponesse di impianti propri per l’organico. Portare fuori l’umido costa 160 euro a tonnellata, Basterebbero 70/ 80 euro se gli stabilimenti fossero della municipalizzata.

Non solo non è cresciuta la percentuale di differenziata, ma è anche aumentata la quantità dei rifiuti prodotti. Non dell’8%, che è stato un picco di 15 giorni in primavera e a Pasqua, ma del 2,7%. In particolare: +2,8% per l’indifferenziato, +2,6 per i rifiuti differenziati. Come se ne esce? Con la nuova raccolta delle utenze non domestiche Bagatti conta di acquisire 10 punti percentuali di differenziata in un anno. I bar, ristoranti e negozi serviti dal porta a porta passeranno infatti da 21mila a 85mila utenze, con un incremento del 315%. Per la prima volta le quattro società vincitrici del bando raccoglieranno tutti i materiali, oltre all’organico, la plastica e il metallo, il vetro, la carta e il cartone, anche i rifiuti indifferenziati, per un periodo che, a seconda dei municipi, va dai 18 ai 36 mesi.

Infine le notizie sui nuovi mezzi. Sono entrati 31 cr (i mezzi con cassone ribaltabile). Entro la fine dell’anno ne arriveranno altri 59. “Abbiamo attivato il quinto d’obbligo per comprarne altri 18 che entreranno nel 2019″, spiega il responsabile della pianificazione strategica di Ama Franco Carcassi.

Ancora: ” Nel 2019 entreranno 60 csl, i camion che caricano lateralmente i cassonetti stradali. Nell’ultimo cda abbiamo presentato una gara per altri 180 crc, i mezzi leggeri con compattatori, 75 di questi ibridi, e abbiamo predisposto documenti per un’altra gara per altri 279 cr più 60 ac, mezzi piccoli, strategici per passare nelle vie dove è più difficoltoso fare manovra”. Nel giro di 8 mesi saranno tutti geolocalizzati e controllabili dalla sala operativa di Ama. Ottimista l’assessora Montanari sull’approvazione del bilancio Ama da parte del Campidoglio nella prossima assemblea dei soci il 31 ottobre.

Intanto il presidente della Regione Nicola Zingaretti ha annunciato il revamping per l’intera rete dei Tmb, pubblici e privati.

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