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Lecce, arrestati i due presunti killer del 22enne ucciso con un colpo di pistola alla testa

I due sono accusati anche di far parte di un’associazione per delinquere finalzizata al traffico di droga su cui da tempo gli investigatori avevano concentrato l’attenzione


LECCE – Ci sono contrasti interni a un gruppo criminale che gestisce il traffico di droga nel basso Salento dietro il brutale omicidio del ventiduenne di Melissano Francesco Fasano, assassinato con un colpo di pistola e poi travolto e trascinato per metri sulla strada che conduce a Ugento.
Due persone sono state arrestate dai carabinieri del comando provinciale di Lecce per il delitto avvenuto la sera del 24 luglio mentre altre otto sono finite in carcere per la partecipazione a un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Gli arrestati sono Angelo Rizzo di 23 anni e Daniele Manni di 34 È questo, del resto, il più grosso business della nuova Sacra Corona Unita, che assolda giovanissimi per acquistare ingenti quantitativi di droga e distribuirli nei paesi della provincia di Lecce, dove d’estate aumentano in maniera esponenziale, insieme al turismo e alla movida, anche le richieste di stupefacenti e gli affari.
Proprio questioni di affari – stando alla ricostruzione della Direzione distrettuale antimafia di Lecce – sarebbero alla base dei contrasti nati tra esponenti dello stesso gruppo criminale. Frizioni che il 27 marzo sono culminate nell’omicidio di Manuele Cesari e il 19 luglio nel tentato omicidio di Fasano e di un altro membro del sodalizio (anche tale tentato omicidio è tra i reati contestati).
Dopo quell’agguato fallito, però, il progetto assassino nei confronti del ventiduenne non è stato accantonato e la sera del 24 luglio qualcuno lo ha ucciso al termine di un inseguimento. Le indagini, in corso gia dal delitto Cesari, hanno subito un improvvisa accelerazione, culminata nel provvedimento di fermo di dieci persone, nel timore che la guerra di Melissano potesse lasciare a terra altri mort

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