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Le Iene contro Brizzi: "Se vuoi chiedere i soldi a qualcuno, chiedili a noi"

Il regista ha detto di volersi rivalere sulle ragazze che lo hanno accusato di molestie. Ma la trasmissione tv va all’attacco


ROMA – “Come riportano i giornali, Fausto Brizzi minaccia di rivalersi sulle ragazze che lo hanno accusato chiedendo un risarcimento per i danni subiti. Se davvero ritiene di aver agito nella totale trasparenza e onestà, denunci Le Iene, pretenda di essere risarcito da noi, non da chi non ha i mezzi né la forza per rispondere alla sua aggressione”.
Davide Parenti, ideatore del programma di Italia 1, sul sito delle Iene torna sul caso Brizzi, sollevato proprio dalla trasmissione di Italia 1. “Dalla fine di settembre – annuncia – riprenderemo a fare il nostro lavoro e ad approfondire di nuovo la questione”. E rilancia: “Siamo pronti a portare davanti a un tribunale le dettagliate testimonianze che abbiamo raccolto”.
Parenti risponde anche alle accuse al programma. “Negli ultimi giorni sulla stampa italiana abbiamo letto più volte di un ‘metodo iene’ che avrebbe ingiustamente sottoposto a una gogna sommaria il regista Fausto Brizzi. Ci viene rimproverato d’aver fatto un processo mediatico a un uomo che in questi anni avrebbe abusato del suo potere per molestare un numero consistente di ragazze sottoponendole a un reiterato ‘copione’ (abbiamo 15 interviste a 15 ragazze diverse che raccontano tutte la medesima, triste storia)”, scrive tra l’altro Parenti, ricordando che “tre ragazze hanno sporto denuncia”.
Le accuse contro Brizzi sono state archiviate nei giorni scorsi perché “il fatto non sussiste”, ovvero non per il pm Brizzi non ha fatto ciò di cui lo hanno accusato. Le denunce riguardavano tre presunti episodi avvenuti nel 2014, 2015 e 2017. Gli inquirenti, coordinati dal procuratore aggiunto Maria Monteleone, hanno svolto accertamenti anche per i due casi, quelli risalenti ad alcuni anni fa, le cui denunce erano arrivate oltre i termini di legge.

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