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Le buche di Roma fermano il Giro: ultima tappa neutralizzata. Trionfa Froome

Le buche di Roma fermano il Giro: ultima tappa neutralizzata. Trionfa Froome(lapresse)
Presa di posizione dei corridori per la loro sicurezza. Si continua a correre verso lo sprint finale, ma il tempo non conta più e il britannico si gode il trionfo
Più dello sterrato del Colle delle Finestre, più di una discesa sotto una pioggia torrenziale. Il Giro più spettacolare e interessante degli ultimi anni si chiude nella maniera più grottesca: del pessimo fondo stradale di Roma se ne accorge quotidianamente chi vive nella Capitale. Ma anche i ciclisti provenienti da tutte le letitudini ci hanno messo poco ad accorgesene. I tubolari evoluti ed al tempo stesso sottili hanno sviluppato la sensibilità e, perché no, anche la loro suscettibilità. Una presa di posizione ‘sindacale’ forte e totalmente giustificabile che viene raccolta dall’organizzazione: al terzo passaggio sul traguardo dei Fori Imperiali, il tempo viene neutralizzato incoronando ufficialmente Chris Froome quale vincitore della edizione numero 101.
Il sindacalista è stato uno dei più attesi per la volata finale, Elia Viviani, già vincitore di 4 tappe. Lui si è fatto portavoce della volontà del plotone, ha parlottato con la maglia rosa Chris Froome, poi ha comunicato agli ufficiali di gara le preoccupazioni per l’incolumità, propria e degli altri. In questi casi di solito gli ufficiali di gara sono tosti a cedere, ma probabilmente la volontà di una eclatante protesta – fermarsi sulla linea del traguardo – che avrebbe dato un risalto ancora più eclatante ad una figuraccia comunque di proporzioni storiche, ha portato tutti a miti consigli.

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