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Las Vegas, spari al festival country: 50 morti e oltre 200 feriti. Polizia: "Non è terrorismo". Ucciso il killer, è Stephen Paddock

Las Vegas, spari al festival country: 50 morti e oltre 200 feriti. Polizia: "Non è terrorismo". Ucciso il killer, è Stephen Paddock

I colpi esplosi dal Mandalay Bay Hotel. Un testimone: “Abbiamo sentito decine di colpi di armi automatiche”. Sospese le attività dell’aeroporto McCarran.

NOTTE DI PAURA a Las Vegas, durante un concerto al Route 91 Harvest Festival, un festival di musica country, al quale assistevano 40mila persone. Un uomo ha sparato sul pubblico facendo quella che è stata definita la”sparatoria più sanguinosa della storia americana”: almeno 50 persone sono morte e 200 sono rimaste ferite, ha riferito lo sceriffo Joe Lombardo. Si esclude un atto di terrorismo e l’aggressore, che è considerato un lupo solitario, è stato ucciso dalla polizia. Si tratta di Stephen Paddock, un americano di 64 anni, residente a Mesquite, in Nevada e secondo Nbc era noto alla polizia.
Mary Lou Danley, 62 anni, una donna asiatica che viveva con l’assalitore è stata rintracciata dalla polizia, ma non è chiaro se sia sotto custodia. Lombardo ha detto anche che tra le vittime ci sono alcuni agenti di polizia fuori servizio.

Las Vegas, sparatoria al festival di musica country: la fuga degli spettatori dall’alto

Paddock aveva molte armi nella sua stanza di albergo, riportano i media locali citando alcune fonti, secondo le quali la polizia ha emesso un mandato di perquisizione per la sua abitazione a Mesquite, a 130 chilometri di Las Vegas.
Secondo varie testimonianze gli spari sono stati esplosi dalle finestre del 32esimo piano del Mandalay Bay Hotel. L’assalitore ha iniziato la sparatoria dopo aver ucciso una guardia di sicurezza.

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