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Largo Flaiano, soluzione cercasi

 

Viabilità, il compito degli uffici di Palazzo Estense è lavorare al Piano della mobilità sostenibile e mettere in cima alla lista dei nodi da risolvere quello di largo Flaiano e dell’imbocco dell’autostrada.
Dalla giunta Galimberti, dunque, l’indicazione di trovare, una volta per tutte, un intervento risolutivo al traffico rappresentato dal punto nodale e difficile di largo Flaiano, intreccio tra la strada che porta fuori dalla città, la bretella-ingresso dell’autostrada e altre strade non proprio secondarie, visto che una di queste è viale Borri.
L’indicazione è dunque quella di «cercare una alternativa alle situazioni più critiche – dice il vicesindaco e assessore alla Polizia locale Daniele Zanzi – sia per quest’area sicuramente difficile dal punto di vista viabilistico sia per altre». Per questo assessori e sindaco hanno chiesto agli uffici comunali di verificare “tempistiche, esiti e alternative dei progetti infrastrutturali di scala sovracomunale che non hanno ancora trovato concreta attuazione”, in particolare la zona di largo Flaiano, della (futura) tangenziale Gasparotto-Borri e della prosecuzione di viale Europa “in modo che l’amministrazione comunale possa promuovere – con progetti credibili e attuabili – appositi tavoli di confronto”.
Da qui l’invito a guardarsi attorno, letteralmente. E cioè ad ampliare la visione “rispetto a quella puramente cittadina”, adottando una “visione policentrica” che tenga conto della situazione dei comuni confinanti.
«Abbiamo dato indicazioni di indirizzo politico ma anche spunti operativi sui quali i tecnici dovranno lavorare», spiega il vicesindaco. Gli obiettivi sono duplici, vanno dalla volontà di estendere le aree a prevalente pedonalità, al potenziamento dei parcheggi di interscambio, al potenziamento delle piste ciclabili. Si lavora anche per “garantire le massime condizioni di sicurezza per pedoni e ciclisti, in particolare per le categorie più deboli di anziani e minori, riducendo il tasso di incidentalità e ampliando tutti i presidi di sicurezza stradale, cioè gli attraversamenti e i percorsi protetti e gli strumenti per ridurre il controllo della velocità veicolare e delle aree con il limite di 30 all’ora.
La giunta ha infine anche intenzione di ampliare sempre di più l’area pedonale, quindi allargando le Ztl, cioè le zone a traffico limitato e le aree pedonali vere e proprie.
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