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L'Aquila, tentata rapina e maltrattamenti in famiglia: 36enne in carcere

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L’AQUILA. La squadra mobile della questura dell’Aquila ha arrestato S.M., 36enne aquilano, per tentata rapina, lesioni, estorsione e maltrattamenti in famiglia, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari Guendalina Buccella, su richiesta del sostituto procuratore Stefano Gallo. Le indagini della squadra mobile sono state avviate in seguito al tentativo di rapina patito il 4 settembre da una studentessa intenta a svolgere alcune operazioni al Postamat davanti all’ufficio postale nel quartiere del Torrione. Nell’occasione il rapinatore si è avvicinato alla giovane spingendola violentemente a terra provocandole lesioni guaribili in sette giorni, senza tuttavia riuscire a impossessarsi di nulla grazie alla reazione della vittima. Da un esame degli apparati di videosorveglianza della zona è stato possibile estrapolare un fotogramma utile per l’individuazione del rapinatore, noto agli investigatori perché più volte arrestato per aver venduto sostanza stupefacente. Le successive attività investigative hanno svelato ulteriori reati commessi dal rapinatore nei confronti anche di familiari. In particolare è scaturito che l’uomo, per procurarsi il denaro necessario ad acquistare la droga, usasse minacciare di morte i membri della famiglia, anche con aggressioni fisiche, determinando un insopportabile clima di terrore nell’alveo familiare e costringendo i genitori a sottoscrivere un mutuo per poter fronteggiare le continue richieste di denaro del figlio.

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