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L’Aquila. Ci sono anche 9 indagati a piede libero, per un totale di 18 iscritti nel registro degli indagati, nell’inchiesta “Caronte”

della direzione distrettuale antimafia dell’Aquila che ieri ha portato alla luce fenomeni di estorsione, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro nell’ambito della ricostruzione post-terremoto dell’Aquila.

Nella giornata di ieri i Carabinieri, che hanno svolto le indagini, hanno eseguito le misure richieste dai sostituti procuratori David Mancini e Roberta D’Avolio e accordate dal giudice per le indagini preliminari Giuseppe Romano Gargarella.
Secondo le accuse, sfruttando lo stato di necessità, indigenza ed estrema difficoltà economica in cui versavano gli operai, gli arrestati ai domiciliari avrebbero reclutato manodopera “a basso costo”, mantenuta in una condizione di sudditanza fisica e psicologica sotto minaccia di licenziamento, da impiegare nei lavori edili connessi alla ricostruzione post-sisma 2009.

I 4 arrestati ai domiciliari sono Salvatore Tessitore, 38, di Taverola (Caserta), amministratore delegato della Tessitore Appalti fino al 20 aprile 2015; Vincenzo Tessitore, 41, di Taverola, gestore della Tessitore Appalti; Raffaella Testa, 38, di Taverola, gestore della Tessitore Appalti, moglie di Vincenzo Tessitore; Luigi Lama, 37, titolare della Lama Costruzioni.

Destinatari delle 5 misure cautelari personali di divieto temporaneo di esercitare attività professionali o imprenditoriali per 6 mesi, che riguardano altrettanti imprenditori ma non le loro imprese, tranne l’unica colpita da interdittiva, sono Carlo Domenico Taddei, 64, di Barisciano (L’Aquila), titolare della società Gruppo Edimo Spa; Danilo Taddei, 41, di Barisciano, amministratore unico della Taddei Spa; Antonio Marrandino, 33, di Aversa (Caserta) ma residente a Castel di Sangro, socio della Edil Gap Marrandino; Gianni Antonio De Laurentiis, 51, di Roccascalegna (Chieti), presidente del Cda della EdilroccA; Giovanni Di Pasquantonio, 55, di Valle Castellana (Teramo), socio e amministratore della Edilstella;
Ci sono poi 9 indagati a piede libero. Si tratta di Michele Bottalico, 53 anni, di Nereto (Teramo), geometra della società Edilstella; Pietro Cavagnuolo, 55, di Casaluce (Caserta), operaio; Francesco Marrandino, 56, di Cesa (Caserta) ma residente a Castel di Sangro, di fatto gestore della Edil Gap; Giuliano Marrandino, 26, di Aversa (Caserta), ma residente a Castel di Sangro, socio della Edil Gap; Arturo Narducci, 51, di Poggio Picenze (L’Aquila), direttore generale della Taddei Spa; Sabatino Sette, 35, di Pizzoli (L’Aquila), geometra della Taddei Spa; Alessandro Spinelli, 29, di Roccascalegna (Chieti), dipendente della Edilrocca; Antonio Villamarino, di Taverola, operaio; Imane Khamriche, 31, originaria del Marocco

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