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La svolta di Merola: 30 milioni per ristrutturare lo stadio

Il sindaco annuncia l’intervento diretto accanto al Bologna calcio. Addio all’outlet ai Prati di Caprara: “Quell’area diventerà un parco urbano più grande dei Giardini Margherita


Noi abbiamo bisogno di ristrutturare e ammodernare l’attuale stadio Dall’Ara. Non faremo un nuovo stadio, investiremo su quello di proprietà del Comune di Bologna. Lo faremo applicando la legge nazionale sugli stadi che sveltisce le procedure. Quaranta milioni li metterà il presidente del Bologna calcio, Joe Saputo, e trenta il Comune”.

Così il sindaco di Bologna Virginio Merola, dal palco della Festa dell’Unità, ha parlato del progetto di restyling del Dall’Ara, annunciando una clamorosa svolta. Fin qui, infatti, il ruolo del Comune era previsto fosse molto diverso, senza un impegno finanziario diretto ma garantendo ai costruttri coinvolti l’utilizzo di alcune aree compensative per rientrare dall’investimento.

Ora invece la via indicata dal sindaco è quella di un partenariato pubblico-privato tra il Comune e il Bologna calcio. Sparisce l’ipotesi dell’outlet ai Prati di Caprara – l’area, appunto, indicata precedentemente per risarcire i costruttori – che diventerà, spiega Merola, “un grande parco urbano, più grande dei Giardini Margherita”.

“Il Bologna ci ha presentato un progetto preventivo da 70 milioni di euro – chierisce il sindaco -. Oggi (ieri per chi legge, ndr) ho parlato con Fenucci, ad del Bologna, e siccome abbiamo un bilancio solido, abbiamo deciso come fanno in tutta Europa di fare un partenariato pubblico-privato per ristrutturare lo stadio: 40 milioni li mette saputo, 30 milioni il Comune. Contribuiremo applicando la legge nazionale sugli stadi, che snellisce le procedure e dà certezza sui tempi. Ci muoveremo così. Fenucci ha preso atto della nostra decisione, è d’accordo”.

Le cifre sono ancora indicative, precisa il sindaco. “La prossima settimana apriremo il tavolo tecnico e sapremo il costo esatto, ma il Comune farà la sua parte”. Merola assicura dunque che “non faremo uno stadio nuovo, né cementificheremo altre aree. Non siamo interessati all’outlet – dice chiaro e tondo – perchè è una procedura farraginosa e che ci pone in una situazione di possibili ricorsi, che non possiamo permetterci”.

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