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La svolta climatica di Biden nasconde ben altri propositi


30 Gennaio 2021

Revisione dei permessi per le trivellazione in territorio federale alla ricerca di petrolio e gas, nomina di John Kerry a inviato speciale per il clima, impegno ad acquistare mezzi di trasporto a zero emissioni nette per gli organi statali e federali e una task force sul cambiamento climatico. Sono alcuni degli ordini esecutivi sul clima firmati dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden nel corso di questa settimana.

Un netto cambio di passo rispetto al suo predecessore Donald Trump – che più volte in passato ha espresso pubblicamente le sue posizioni negazioniste in merito al cambiamento climatico – che è stato applaudito dagli ambientalisti e apprezzato da diversi economisti. In base agli intenti espressi dal nuovo presidente americano grazie alle nuove direttive, infatti, verrebbero protetti a scopo conservativo il 30% delle terre e delle acque federali, si renderebbe la politica climatica centrale per le decisioni di sicurezza nazionale e si porrebbero le basi per la costruzione di una rete nazionale di stazioni di ricarica per auto elettriche.

Ma al centro dell’impegno “green” della nuova amministrazione alla Casa Bianca ci sarebbe il “lavoro” che da questa politica economica-ambientale può essere creato, anche come antitodo alle conseguenze sull’occupazione che la crisi pandemica ha generato. Come ha fatto notare il New York Times, il termine “jobs” è presente 15 volte negli ordini esecutivi sul clima firmati dal presidente Usa ed è stato lo stesso Biden a sottolineare la stretta relazione che i due dossier avranno nella sua agenda politica. “Oggi è un “climate day” alla Casa Bianca il che significa che oggi è un “jobs day” alla Casa Bianca”, ha detto Biden.

L’attenzione in particolare è rivolta a quelle aree del paese che dipendono fortemente dai combustibili fossili. Proprio per risolvere questo problema si trova negli ordini esecutivi anche l’atto di istituzione di una task force deputata a far rivivere economicamente quelle aree. Anche le disposizioni in merito agli acquisti di veicoli green rientrano in una logica occupazionale: Biden ha affermato infatti che l’accelerazione del phase-out dai motori a combustione interna potrebbero portare a “un milione di nuovi posti di lavoro nell’industria automobilistica americana”.

Sebbene molti economisti abbiano fatto notare che alcune previsioni del nuovo presidente possano risultare esagerate, hanno comunque riconosciuto la validità e la logica economica alla base dei piani della Casa Bianca. Alla base del cambio di passo degli Stati Uniti.

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