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La Russia proteste contro Putin, oltre duecento fermati in città

La sfida: i sostenitori dell’attivista russo Navalny, attualmente detenuto, hanno manifestato a San Pietroburgo e in altri luoghi contro il capo del Cremlino nel giorno del suo 65esimo compleanno e a cinque mesi dalle presidenziali
MOSCA – La polizia russa ha fermato almeno 250 manifestanti dell’opposizione a San Pietroburgo – sul Liteinij Prospekt, vicino al Nevskij Prospekt – e in altre città del Paese. Lo riferiscono media locali che hanno trasmesso in diretta la protesta organizzata dai sostenitori del dissidente Alexei Navalny – al momento in carcere – nella città sulla Neva e in altri luoghi.
La manifestazioni in tutta la Russia sono scoppiate contro il presidente Vladimir Putin, nel giorno del suo 65esimo compleanno e a cinque mesi dalle presidenziali del prossimo 18 marzo, in cui l’attuale inquilino del Cremlino si candiderà per il suo quarto mandato non consecutivo.
Prima della marcia in programma in serata a San Pietroburgo, città natale di Putin, ci sono stati raduni in circa 80 città che hanno risposto all’appello di Navalny. A Mosca, più di mille persone, per lo più giovani, si sono radunate in piazza Pushkin e in via Tverskaya, nel centro della capitale, nonostante il divieto delle autorità, stando a quanto verificato da giornalisti della France Presse. I dimostranti hanno scandito “buon compleanno!” e “Putin, vergogna della Russia”.

Russia, compleanno di Putin: sostenitori di Navalny in piazza

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Nel giorno del 65mo compleanno del presidente russo, da 18 anni al potere, centinaia di sostenitori dell’oppositore Alexei Navalny sono scesi in piazza in molte città per chiedere che il blogger possa candidarsi alle presidenziali di marzo. Diversi manifestanti sono stati fermati a Tver, Stavropol, Smolensk, Tula, Samara e Krasnodar, secondo quanto riferito dai media vicini all’opposizione. Nei giorni scorsi la polizia ha anche perquisito le sedi dei comitati elettorali del oppositore attualmente detenutoi Navalny.

A San Pietroburgo, dove avrebbe dovuto partecipare anche Navalny prima della nuova condanna emessa il 2 ottobre scorso, hanno partecipato circa 3mila persone, molte con gli striscioni “Navalny 2018” per chiedere la candidatura del leader del movimento anticorruzione.
Secondo i media, i fermi sono avvenuti dopo che un gruppo di manifestanti ha cercato di superare i cordoni della polizia. Mobilitazioni e marce più piccole si sono registrate in molte altre città, con oltre 100 persone che hanno protestato nella città siberiana di Novosibirsk. Secondo Ovd-Info gli arresti sono stati 262 in 27 città.
“Voglio fermare le azioni di Putin – ha detto la studentessa di 18 anni, Maria Sntonienko – voglio fare della Russia un paese europeo. Voglio vivere libera. Non voglio un regime asiatico come la Corea del Nord”. Ma la manifestazione di questa sera a San Pietroburgo, non autorizzata, come la maggior parte delle iniziative dell’opposizione, era la èpiù attesa e la più a rischio. Due collaboratori della campagna elettorale di Navalny sono stati arrestati questa mattina e saranno portati davanti a un giudice, stando a quanto riferito alla France Presse da un portavoce.
Nei giorni scorsi la polizia ha anche perquisito le sedi dei comitati elettorali di Navalny. Il 41enne blogger, che sta scontando 20 giorni di carcere insieme al suo collaboratore Leonid Volkov, ha chiesto l proteste come “regalo di compleanno” a Putin: “Se non facciamo nulla, mangeremo rape per il resto della nostra vita e così i nostri figli”.
A giugno la Commissione elettorale centrale aveva escluso Navalny dalla corsa per il Cremlino per una condanna per malversazione risalente al febbraio scorso. Il regista Andrei Zviaguintsev, premio della giuria a Cannes, in un video ha definito “abominevole” il trattamento riservato a Navalny.

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