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La nota di Savona, l’ultima cartuccia di Lega e M5S per salvare il governo Conte

Il comunicato di Paolo Savona è l’ultima cartuccia di Lega e M5S per salvare il loro governo. Arriva all’ora di pranzo, dopo frenetici contatti tra il premier incaricato Giuseppe Conte, Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Una trattativa all’ultimo miglio, in cui sono diventate chiare le dinamiche: la Lega impuntata sul nome di Savona all’Economia, ad alimentare il dubbio che voglia apposta far saltare il tavolo per tornare al voto e passare all’incasso; i Cinque Stelle disposti a trattare fino alla fine, pur di approdare a Palazzo Chigi.

Nasce da qui l’offerta meditata da Conte e dal M5S, che potrebbe salire al Colle a breve (ma non è chiaro se per portare la lista dei ministri o per un altro colloquio informale): spacchettare il Mef in due, con le Finanze affidate a Savona e il Bilancio, con la delega ai Rapporti con l’Europa, per cui è circolato il nome del banchiere di lungo corso Rainer Masera, 74enne ex ministro del governo Dini, docente all’Università telematica Marconi da cui negli ultimi tempi si era avvicinato al mondo pentastellato. Ma la proposta non sembra fare breccia nella Lega, come indirettamente pare dimostrare la nota di Savona uscita quando l’ipotesi spacchettamento era già filtrata.
L’economista sardo chiarisce la sua volontà di riformare l’Europa ma rispettando i Trattati, senza accenni a posizioni euroscettiche estreme. E sottolinea la piena aderenza al contratto di governo legastellato anche sul fronte della riduzione del debito attraverso la crescita. Una dichiarazione con cui Savona, più che un passo indietro, fa un passo in avanti.
Basterà il comunicato di Savona a disinnescare lo scontro istituzionale? Dal Colle per il momento neanche uno spiffero, segno che la riflessione è in corso. Conte sa bene che salire al Quirinale con il nome dell’economista 82enne nella casella chiave dell’Economia è un rischio. Ma finora non è riuscito a far cedere il Carroccio. «Buona domenica Amici. Chi si ferma è perduto, io fino all’ultimo non mi arrendo!», ha twittato Salvini. Che non disdice gli appuntamenti previsti per oggi a Terni e a Spoleto per le amministrative del 10 giugno.

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