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“La fortuna di noi attori? Essere ogni volta un personaggio diverso con possibilità di affrontare nuove situazioni”: Fabrizio Pallotta

Fabrizio Pallotta, nato a Roma, inizia il suo percorso artistico teatrale alternando la formazione tra accademie, diversi seminari e laboratori. La sua carriera è caratterizzata anche dalla musica, canta infatti in alcuni gruppi musicali con cui si esibisce da circa 15 anni in diversi live e spettacoli. La formazione puramente teatrale non gli ha comunque impedito di partecipare alla produzione di diversi corti cinematografici, lungometraggi e fiction in ruoli anche da protagonista.
Tra gli spettacoli interpretati, che spaziano dal genere drammatico alla commedia, troviamo titoli tratti sia dal repertorio classico che contemporaneo: “Miseria e Nobiltà”, “Mamma mia”, “Speriamo che sia femmina”, “Otello”, “Banda Disarmata”, “Il cappello di carta”, sono alcuni titoli tra le tante opere interpretate.
L’ultimo lavoro in senso cronologico che lo ha visto protagonista nel mese di dicembre 2022, è “Insieme a te non ci sto più” scritto da Adriano Bennicelli e diretto da Matteo Vacca.
Alla domanda: “cosa è per te il mestiere dell’attore?” risponde: “Quante volte nella nostra vita abbiamo pensato: quanto mi sarebbe piaciuto essere…Oppure chissà cosa avrei fatto io se fossi stato…Ecco, questa è la fortuna di noi attori, essere ogni volta un personaggio diverso ed avere la possibilità di affrontare persone e situazioni diverse che nella vita reale non avresti mai la possibilità di vivere”.
Prossimamente sarà ancora protagonista in teatro con la commedia “Lavori in corso”, scritta e diretta da Cristiano D’Alterio.

Ciao Fabrizio. Attore e cantante … Come si sono intrecciate e in che modo riesci a conciliare queste due professioni?

Diciamo che per quanto mi riguarda sono due passioni che fanno capo ad un’unica vena artistica, il canto è nato prima ma quando per la prima volta in un musical sono riuscito ad unire le due cose, è stato a dir poco meraviglioso

Hai lavorato in tantissimi spettacoli teatrali ed anche in diverse produzioni audiovisive. Cosa devi ritrovare in un progetto per accettare di farne parte?

Ovviamente parto dal personaggio che deve essere nelle “mie corde” perché, tranne i più grandi, credo che non tutti possano fare tutto. Al secondo posto, soprattutto nelle produzioni teatrali, vengono le persone, i rapporti che si creano tra chi deve stare insieme ore al giorno sono fondamentali e per rendere al meglio bisogna che ci sia una forte intesa in tutti i rappresentanti della compagnia.

Completa la frase “ogni artista, per essere tale, dev’essere … ”

UNICO. So che può sembrare banale ma è effettivamente così, in giro ci sono troppi colleghi che scimmiottano attori affermati e più famosi. Sono contrario perché l’essere attore non può prescindere dall’essere unico nel bene e nel male.

Abbiamo saputo che nel mese di Gennaio sarai in scena con una commedia. Puoi spoilerarci qualcosa in più al riguardo?

Sarò in scena con una commedia scritta e diretta da Cristiano D’Alterio, una storia divertente, irreale (ma non troppo) che vede impegnati un gruppo di attori o quasi attori nel salvare un teatro dalla chiusura. Una situazione che purtroppo stiamo vivendo di continuo con le strutture  del nostro territorio. Gli ingredienti ci sono tutti, divertimento, riflessione e comicità. Insomma un appuntamento da non perdere.

 Altri progetti in cantiere

Sarò in scena al Teatro 7 OFF dal 20 al 23 aprile con una commedia in cartellone di Luca Franco dal titolo “Tutti e tre per terra”. Altra commedia brillante che invito tutti a non perdere.

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