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La Fiorentina vince con Thereau, la doppietta dell'ex: "E io esulto"

Lo aveva detto alla vigilia: “Non sono un fan di quei giocatori che non festeggiano quando segnano a una loro ex squadra”. Infatti ha fatto due volte festa in campo
Non sono un grande fan di quei giocatori che non festeggiano quando segnano a una loro ex squadra. Se tu non vuoi segnare, tanto vale che non giochi. Comunque dovessi fare gol domenica non mi metterei a fare tre giri di campo, esulterei semplicemente come faccio sempre”. Detto, fatto. Cyril Thereau stende con una doppietta l’Udinese al Franchi e consegna alla Fiorentina la terza vittoria in campionato, spezzando un digiuno che durava precisamente da un mese (ultima vittoria, al Franchi contro il Bologna). Due reti in apparenza semplici ma che mettono in evidenza le sue doti migliori: il posizionamento in campo e quel senso del gol tipico dei bomber. E i tifosi già imitano la sua esultanza, divaricando il dito medio delle mani in un rito personale che evidentemente gli porta fortuna.
Già, perché il francese ha 34 anni e l’esperienza di chi nelle ultime tre stagioni ha sempre marcato la doppia cifra con la maglia dell’Udinese. La sua ex squadra, appunto. Al 27’ su cross di Chiesa, Simeone stacca di testa e il pallone, che viene deviato, arriva sui piedi di Thereau abile a calciare di prima intenzione e battere così Bizzarri. Poi su azione personale di Veretout, siamo al 57’, è il più lesto a ribadire in gol dopo una respinta del portiere argentino non certo impeccabile. Thereau, arrivato il 31 agosto per 2 milioni di euro, ha ripagato ben presto la fiducia della Fiorentina. Voluto dalla dirigenza perché già esperto e capace di siglare quelle reti pesanti e decisive in attesa che Giovanni Simeone, in arte il “cholito”, trovasse i giusti movimenti.

E non è un caso, infatti, se il francese ha messo a segno finora 5 reti in 8 partite. Tre delle quali con la maglia viola, diventando così il miglior marcatore della stagione davanti a Chiesa e Simeone (entrambi a quota 2). Lui segna ed esulta, come dichiarato, senza pensare troppo al passato. Con la maglia bianco nera dei friulani, dal 2014 al 2017, ha totalizzato qualcosa come 113 presenze e 40 gol. Da quelle

parti se lo ricordano, eccome. E così quando esce dal campo all’83’ per far spazio a Sanchez, il Franchi si alza in piedi e lo applaude. E chissà che non abbia applaudito anche suo figlio Solal, per la prima volta in tribuna. Suo padre segna e rende vana la rete di Samir al 71’. La Fiorentina respira e sale a quota 10 punti in classifica, cominciando col piede giusto il mini ciclo che vedrà adesso Benevento, Torino e Crotone

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