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La Corte dei Conti promuove il bilancio 2021 della Regione Puglia


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La Corte dei conti promuove il bilancio 2021 della Regione Puglia, riconoscendo il rispetto degli equilibri di bilancio, il pareggio di bilancio e il modesto livello di indebitamento.

“La Regione centra l’obiettivo della parifica di bilancio anche per il 2021. Ringrazio per questo la struttura dell’assessorato al Bilancio: avere i conti in ordine nella Regione che spende meglio i fondi strutturali europei è un vantaggio per i cittadini e le imprese che possono contare su una amministrazione efficiente che spende nel modo migliore il denaro pubblico”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano in occasione della udienza di parifica di oggi presso la Corte dei Conti della Puglia.

“Avere un bilancio in ordine certificato dalla Corte dei Conti è una garanzia per i cittadini pugliesi e una base solida con cui affrontare lo scenario complesso in cui ci troviamo”, ha osservato il vicepresidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, che ha partecipato all’udienza di stamattina per il giudizio di parifica del rendiconto generale della Regione Puglia per l’esercizio 2021, nella sala udienza della sezione Puglia della Corte dei Conti.

 “Un risultato importante, considerando che parliamo di un esercizio finanziario condotto in un anno in cui abbiamo combattuto gli effetti della crisi sanitaria e sociale provocata dalla pandemia”, ha osservato il vicepresidente sottolineando quanto “il giudizio della Corte dei conti ci incoraggi, nel momento in cui ci accingiamo a varare la legge di assestamento per il 2022 e il bilancio di previsione 2023 in un contesto denso di incertezze, dove si sono acuite, a seguito del conflitto russo-ucraino, le difficoltà di approvvigionamento delle materie prime e l’impennata dei prezzi del gas e dell’elettricità”.

Piemontese ha rilevato l’importanza di accelerare ulteriormente i tempi delle procedure di spesa in modo da far cogliere a cittadini e imprese gli effetti positivi cercati con il Piano di ripresa e resilienza, “assicurando la leale collaborazione al Governo nazionale che ne ha la prevalente gestione e vincendo rigidità e lungaggini che, spesso, creano troppa distanza tra le aspettative dei cittadini amministrati e gli apparati burocratico-amministrativi che gestiscono i procedimenti”.

“Durante la crisi sanitaria e sociale scatenata dal COVID-19 abbiano investito imponenti risorse immettendo liquidità nel tessuto economico della nostra regione — ha ricordato Piemontese —. Senza quella manovra avremmo avuto il fallimento sia di micro imprese che di aziende più grandi: questo è un risultato che ci viene riconosciuto”.

Aldilà di alcuni indicatori virtuosi come l’equilibrio di bilancio, i risultati di amministrazione, il basso indebitamento, l’equilibrio dei conti sanitari malgrado l’urto della pandemia e l’abbattimento dei tempi di pagamento inferiori rispetto ai 60 giorni previsti dalla legge, continua a spiccare l’eccellenza pugliese nella spesa dei fondi strutturali europei, che ha raggiunto tutti i target assegnati dalla Commissione europea, con un volume complessivo di 3 miliardi e 800 milioni di euro.

Sul fronte della gestione finanziaria, anche quest’anno si è confermato il giudizio positivo di Moody’s. Anche secondo l’agenzia di rating, infatti, il profilo creditizio della Regione Puglia – Baa3, Negativa, in linea con quello assegnato all’Italia – riflette i solidi risultati di bilancio, favoriti dall’equilibrio del settore sanitario, da un livello di indebitamento modesto e da buoni livelli di liquidità, con il COVID-19 che ha avuto un impatto modesto sulle entrate regionali nel 2020-21.

Se durante la crisi pandemica la Regione Puglia era intervenuta varando una serie di misure giudicate molto positivamente, con il sopraggiungere della nuova emergenza legata agli effetti della crisi russo-ucraina sull’approvvigionamento di materie prime e prodotti energetici, la Regione Puglia ha continuato a sostenere le imprese attivando misure straordinarie per fronteggiare la carenza di liquidità, come “Custodiamo le imprese”, Microprestito Circolante e il Nuovo avviso NIDI, per complessivi 130 milioni di euro, oltre a mantenere in campo strumento agevolativi per micro, piccole e medie come il Titolo II Capo 3 e Capo 6.

 “È un motivo di orgoglio il giudizio di stamattina della Corte dei conti, che ci ripaga dello sforzo che quotidianamente mettiamo in campo per coniugare la correttezza delle procedure con la correttezza sostanziale”, ha commentato il direttore del Dipartimento Bilancio, Affari generali e Infrastrutture, Lino Albanese, aggiungendo che “è un passaggio importante per fondare su basi solide l’attuazione delle politiche regionali che prenderanno slancio dopo l’approvazione del rendiconto e del conseguente assestamento”.

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