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Juventus-Udinese 2-0, una doppietta di Dybala stende i friulani

Juventus-Udinese 2-0, una doppietta di Dybala stende i friulaniDybala festeggia con Higuain (ansa)
TORINO – Senza sapere quanto sarebbe durato, alle 16.55 la Juventus ha rimesso il naso davanti al Napoli, senza sforzo e senza fatica. Il 2-0 sull’Udinese è di una precisione assoluta: netto, indiscutibile e chirurgico, perché i bianconeri hanno vinto con una lucidissima interpretazione della partita, che comprendeva anche l’adattamento ai limiti di giornata (un’evidente stanchezza generale e una formazione inevitabilmente rabberciata). La Juve sapeva che avrebbe dovuto saggiare, dosare, al limite soffrire e comunque calcolare e l’ha fatto benissimo, contenendo gli slanci iniziali dell’Udinese –  che aveva puntato tutto sulla possanza fisica dei suoi incursori, Barak, Jantko e Fofana – e poi dando alla partita pochi ma violenti scossoni che hanno progressivamente sfibrato l’Udinese, infine condannata con i colpo di classe, che sono quelli che hanno scritto la differenza. Non è infatti un caso che il risultato porti il marchio di Dybala, definitivamente tornato ai livelli dell’autunno scorso.
La Joya ha sbloccato il risultato con un punizione delle sue, il classico tiro mancino a scavalcare la barriera. Il fallo era stato di Angella su Higuain, che poco più tardi (37′) ha perso l’occasione di chiudere la gara in anticipo, e rimpolpare il suo bottino, facendosi parare da Bizzarri (bravissimo, comunque, nel tuffarsi con tempestività alla sua destra) un rigore concesso per un altro goffo intervento di Angella, questa volta su Dybala. È il quarto rigore che quest’anno la Juve sbaglia, ognuno degli argentini ne ha sprecati due a testa e questa volta Allegri si è arrabbiato molto, perché il rigorista designato era Dybala. “Ma poi hanno deciso loro: se uno ha già segnato, vogliono che segni anche l’altro”. La prossima volta, l’ordine arriverà della panchina e non verrà disatteso.

L’imprevisto non ha comunque provocato cambiamenti di traiettoria. L’Udinese ha perso presto slancio e la Juve ha controllato la situazione a suo piacimento costruendo anche qualche manovra esteticamente apprezzabile, tipo quella che ha portato al 2-0: il lancio profondo Asamoah ha raggiunto in area Higuain, il quale è stato molto bravo a difendere il pallone dai tentativi velleitari di Angella (sempre lui) fino a porgerlo al momento a giusto a Dybala, che ha giustiziato il connazionale Bizzarri con un destro puntuale e preciso. La Joya ha avuto un altro paio di opportunità per arrotondare (ottima la parata di Bizzarri al 33′ st), ma in fin dei conti alla Juve interessava avere quello che avuto: i tre punti con un moderato dispendio di energie, considerato che mercoledì è già in calendario il recupero con l’Atalanta.
La Juve non ha dato spettacolo si è espressa come si deve perché ha sempre mantenuto la partita nella propria disponibilità, dominandola a livello tecnico. E questo può anche voler dire giocare bene, concetto invece non applicabile alla vittoria di Wembley dove la Juve ha invece giocato malissimo, finendo spesso in balia dell’avversario, difendendo bene solamente nell’ultimo quarto d’ora di trincea e attaccando di rado, anche se due attacchi sono stati sufficienti. Ecco perché quella di Londra può essere definita una vittoria fortunata e per molti versi casuale, mentre quella sull’Udinese è stata una vera e propria dimostrazione di forza. L’atteggiamento bianconero della domenica è stato descritto benissimo dall’intervento rude di Chiellini su Jankto dopo una novantina di secondi: il ceco stava per involarsi sulla destra e l’azzurro lo ha stroncato senza mezzi termini, beccandosi la sacrosanta ammonizione ma soprattutto facendo capire a tutti che la Juve non avrebbe indossato i guanti bianchi, per perseguire la vittoria. È anche per questa duttilità psicologica che i bianconeri vincono quasi sempre e quasi tutto.

Juventus-Udinese 2-0 (1-0)
JUVENTUS (4-4-1-1) Szczesny – De Sciglio, Rugani, Chiellini, Asamoah – Douglas Costa (43′ st Bentancur), Khedira (17′ st Matuidi),

Marchisio, Sturaro – Dybala – Higuain (28′ st Mandzukic). All. Allegri
UDINESE (3-5-2) Bizzarri – Nuytinck, Angella, Samir – Widmer, Barak (25′ st Balic), Behrami (31′ st De Paul), Fofana, Adnan – Jankto, Maxi Lopez (16′ st Perica). All. Oddo
Arbitro: Giacomelli.
Reti: 20′ pt e 4′ st Dybala
Ammoniti: Chiellini, Angella, Perica. Spettatori 40.300, incasso 2.018.502.

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