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Jan Ullrich non andrà in prigione

FRAUENFELD  – Il tribunale distrettuale di Weinfelden (TG) ha condannato l’ex campione di ciclismo Jan Ullrich a 21 mesi di detenzione, sospesi con la condizionale, e a 10’000 franchi di multa. Il 43enne era accusato di grave infrazione alle norme della circolazione e di ripetuta guida in stato di inattitudine per aver provocato un incidente d’auto a Mattwil (TG) nel maggio 2014.

La pena è superiore a quanto richiesto dall’accusa e alle proposte della difesa, ma non sarà comunque da scontare, se nulla succederà durante il periodo di prova, fissato a quattro anni. Ullrich ha fatto sapere che accetta il verdetto.
L’incidente – senza feriti gravi – era avvenuto la sera del 19 maggio 2014 quando Ullrich, che allora risiedeva con la famiglia nel canton Turgovia, stava rientrando a casa dopo aver abbondantemente bevuto del vino. La sua auto, una Audi Quattro, aveva urtato ad alta velocità una vettura che si era fermata a un incrocio e aveva successivamente investito un’altra automobile che viaggiava in senso inverso..
a corte ha parlato di una colpa grave. Nel sangue Ullrich aveva l’1,8 permille di alcol e secondo una perizia viaggiava ad almeno 132 km/h dove il limite era 80km/h. Una velocità assai elevata ma non sufficiente per far scattare la normativa sui pirati della strada.
I test avevano mostrato anche la presenza di Valium: per l’avvocato difensore però l’ex sportivo assumeva il medicinale già quando era attivo professionalmente, il corpo era abituato e il preparato non influenzava quindi la sua capacità di guida. “Le regole della strada valgono anche per gli sportivi di punta”, ha risposto una giudice.
Il tribunale ha tenuto conto come aggravante di una precedente sanzione risalente al 2008, mentre le attenuanti riguardano il comportamento avuto dopo il reato, il pentimento e la lunga durata del procedimento.
Il fatto che l’ex corridore, nonostante un’angina e un ginocchio dolorante, abbia partecipato al processo, mostra che vuole chiudere questo capitolo, ha detto il suo difensore. “Mi pento per questo grave errore e ringrazio Dio che non sia successo qualcosa di grave”, ha detto Ullrich al termine del dibattimento.
Dall’inizio dell’anno l’ex ciclista professionista non vive più sul Lago di Costanza, bensì a Maiorca. Quale imprenditore indipendente, stando alle informazioni della procura, guadagna 6,5 milioni all’anno.
Un primo processo, tenutosi il 21 luglio 2015 davanti alla stessa corte distrettuale, era stato interrotto perché i giudici non avevano approvato l’atto di accusa, chiedendo alla procura di riaprire il caso.
Il tribunale si era così rifiutato di far sua la richiesta di pena – otto mesi sospesi con la condizionale e una multa di 10’000 franchi – con la quale l’imputato e i suoi difensori si erano detti d’accordo, consentendo così lo svolgimento del processo con rito abbreviato.
I giudici avevano sollevato dubbi riguardo alla velocità tenuta dall’automobilista e all’assunzione di medicamenti, chiedendo al ministero pubblico di provvedere a nuovi accertamenti, per stabilire se non vi fossero gli estremi per applicare le norme sui pirati della strada. La procura aveva perciò nuovamente interrogato l’accusato e aveva ordinato due nuove perizie…

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