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Ivano: “Io, diventato famoso per quella battuta: questa purtroppo è l’Italia”

Parla Ivano Ciccarelli, il 58enne di Marino che ha inchiodato le urla e gli strepiti di “quei rompic…. dei fascisti” che protestavano per l’arrivo dei profughi eritrei a Rocca di Papa: “Le cose importanti annoiano” 


“Ho fatto una battuta (“dopo la navigata, anche la rottura di c… dei fascisti”, ndr) e sono diventato famoso, questa purtroppo è l’Italia: le cose importanti annoiano”. Seduto sul guard-rail di fronte al centro “Mondo migliore”, a Rocca di Papa, Ivano Ciccarelli scruta il manipolo di attivisti di CasaPound arrivare in corteo, dopo le proteste di due giorni fa. Scuote il capo il 58enne, residente a Marino, militante nei movimenti “fin da ragazzo”, prima in Lotta Continua, poi in Autonomia operaia. E’ disoccupato. “Dal 1943 al ’46 nel nostro Paese c’è stata la guerra di Liberazione – ricorda – il popolo ha deciso che i fascisti non li voleva, a quelli (Casapound) evidentemente gli va ricordato”. Poi torna a ragionare sui migranti. “Sono venuto a dar loro il benvenuto – spiega – perché dopo quel viaggio in pullman giorni in mare e ore di pullman, non dovevano subire anche la contestazione della destra”.

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