Italia blindata, operazione metal detector
A Roma, il primo banco di prova è l’Angelus di questa mattina. San Pietro aveva già visto un rafforzamento dei controlli a fine giugno, ma ieri, nel corso della riunione in Prefettura, è stato deciso di rafforzare ulteriormente le misure di sicurezza con la presenza di 30 agenti di Polizia «autorizzati all’utilizzo di metal detector e rapidscan» e 20 carabinieri oltre ad altri venti poliziotti in assetto da ordine pubblico agli altri ingressi della piazza del Vaticano. L’obiettivo è controllare con scanner e metal detector tutti coloro che entreranno nella piazza dalle sette di mattina, anche i disabili. Sottoposti a controlli serrati sono poi tutti i capoluoghi di provincia, specie quelli con alto valore artistico e simbolico. Bologna, ad esempio, sebbene non sia la meta più gettonata dai turisti, viene tenuta sotto particolare osservazione perché gli affreschi nella basilica di San Petronio, la principale, rappresentano Maometto tra i diavoli, nei gironi infernali. Un sacrilegio per l’Islam, e infatti le chat attenzionate dall’intelligence evidenziano che la chiesa viene considerata tra gli obiettivi dei gruppi radicalizzati.
La circolare di Gabrielli, due giorni fa, dava indicazione di proteggere con «blocchi tipo new jersey» praticamente tutti gli accessi alle strade affollate. Per Roma, l’indicazione dovrebbe tradursi in nuove protezioni di cemento in particolare in via del Corso e via dei Fori imperiali. L’altra direttiva era per la verifica di tutti gli appuntamenti estivi: «Bisognerà fare particolare attenzione – diceva il documento – a tutti i luoghi ove sia previsto un elevato afflusso di persone, tra cui cerimonie, eventi di carattere religioso, manifestazioni sportive e turistiche, assicurando la presenza di idonee aree di rispetto e prefiltraggio al fine di effettuare mirati controlli su persone sospette». Nel documento si sottolineava come i recenti episodi abbiano insegnato che le forze di polizia, in molti casi, sono esse stesse il primo obiettivo degli aggressori. Per questo quella circolare e le nuove indicazioni diffuse ieri dai prefetti parlano di «sensibilizzazione»: «Continua – aveva scritto Gabrielli ai prefetti – dovrà essere la sensibilizzazione delle forze di polizia e polizia locale affinché mantengano elevato e costante il livello di attenzione, adottando anche adeguate misure di autotutela. Questa indicazione andrà rivolta anche ai militari laddove impiegati».
L’indicazione del Viminale è affinché tutti gli appuntamenti estivi vengano soppesati in termini di «vulnerabilità». L’idea è che la valutazione delle procedure di sicurezza coinvolga anche i sindaci, la polizia municipale e le «commissioni provinciali e comunali di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo».