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Investitori stranieri, riparte l’uscita dall’Italia: ad agosto via più di 17 miliardi

Vendite nette per 17,4 miliardi di titoli di Stato, si salvano solo le azioni. Da inizio anno, il saldo su tutti gli asset è negativo per 42 miliardi. Se si guarda al solo flusso da maggio, l’emorragia sale a 81 miliardi. E con il ritiro della Bce dal mercato, gli investitori privati saranno fondamentali


 

MILANO – Gli investitori stranieri sono tornati a ‘scaricare’ l’Italia. La rappresentazione plastica sta nei dati pubblicati da Bce e Banca d’Italia, relativi al mese di agosto, e piovuti su una giornata già di tensione per lo spread tra Btp e Bund, capace di vedere quota 340 punti base come non accadeva dalla primavera del 2013.

Le tabelle aggiornate dicono che nel mese estivo – quindi prima che si surriscaldasse il clima sul mercato, con la presentazione della Manovra – le vendite nette di obbligazioni da parte di investitori stranieri, prevalentemente titoli di Stato ma anche bond societari, sono tornate ad essere copiose e il saldo è stato di -17,9 miliardi, dopo il doppio maxi ribasso di maggio e giugno.

Se si guarda al dato complessivo degli investimenti di portafoglio degli stranieri da inizio anno (azioni e partecipazioni, fondi di investimento e titoli di debito, tra i quali i titoli di Stato), il saldo è negativo per oltre 42 miliardi e ben 24 miliardi di questi capitali in uscita sono relativi a vendite di titoli di Stato. Numeri che peggiorano sensibilmente se si restringe la lente di osservazione su quanto avvenuto da maggio in poi, con i portafogli esteri che si sono liberati di 81 miliardi di asset italiani, 66,5 miliardi dei quali erano titoli di Stato.

Dopo il passaggio positivo di luglio, grazie al database della Banca d’Italia si nota come nell’ultimo mese analizzato, tra gli investimenti stranieri ad essere oggetto delle vendite siano stati soprattutto i nostri Bot e Btp (17,4 miliardi sui 17,9 totali), mentre per quanto riguarda le azioni, sempre ad agosto, il dato è invece positivo (+139 milioni). Negli ultimi due mesi tracciati (luglio e agosto) le dinamiche degli investimenti stranieri sono state probabilmente influenzate anche dalle emissioni nette del Tesoro, che sono state appunto positive a luglio e negative ad agosto.

In ogni caso, con buona pace degli appelli agli italiani che acquistino Bot e Btp, affidarsi al mercato sarà sempre più importante per l’Italia nel prossimo futuro. Con lo spegnimento del Quantitative easing della Bce, che si limiterà a riacquistare titoli di Stato per

In ogni caso, con buona pace degli appelli agli italiani che acquistino Bot e Btp, affidarsi al mercato sarà sempre più importante per l’Italia nel prossimo futuro. Con lo spegnimento del Quantitative easing della Bce, che si limiterà a riacquistare titoli di Stato per un ammontare pari a quello dei titoli in scadenza nel suo portafoglio, verrà meno un importante attore sul mercato del nostro debito, che oggi è ancora in mano per un terzo circa ad investitori stranieri.

Già a giugno – quindi prima di decidere di innalzare il fabbisogno italiano per il 2019, con la Manovra ora in discussione – l’Ufficio parlamentare di bilancio stimava che per il prossimo anno “il rifinanziamento dei titoli a medio e lungo termine presso privati passerà dai 165 miliardi del 2017 ai 201 del 2019”. Rispetto al 2018, ci saranno oltre 30 miliardi di debito in più da collocare presso i privati, che in questo momento non sembrano molto propensi ad accordare fiducia all’Italia.

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