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Innovazioni per il florovivaismo pugliese: il contributo del progetto ProDiQuaVi sostenuto dal PSR Puglia


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Un miglioramento dei processi di produzione e un’attività di monitoraggio accurato sulle piante ornamentali prodotte in vivaio, potenziali vettori di organismi nocivi. Il progetto ProDiQuaVi supportato dalla Sottomisura 16.2 “Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie” del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Puglia ha individuato delle piante denominate fonti primarie, sulle quali si è concentrata l’attività dei gruppi di ricerca che si sono alternati nel vivaio Capitanio di Monopoli in provincia di Bari, partner di progetto. I ricercatori hanno anche testato le risposte di biostimolanti e realizzato alternative alla torba necessaria per le talee, utilizzando scarti di potatura dei giardini, sfibrati delle palme e scarti di Posidonia oceanica.

I dettagli dei risultati del progetto sono stati presentati da docenti e ricercatori delle università e degli enti di ricerca coinvolti nel progetto, coordinato da Vito Nicola Savino, nel corso dell’incontro ospitato dal Dipartimento Agricoltura della Regione Puglia “Innovazioni per il florovivaismo pugliese: il contributo del progetto ProDiQuaVi”. Alla presentazione ha preso parte anche il dirigente del Servizio fitosanitario regionale, Salvatore Infantino, e in collegamento da remoto la ricercatrice CREA nonché Referente della Rete Rurale Nazionale, Anna Vagnozzi.

Dal progetto Prodquavi è emersa una necessità: dare al sistema vivaistico una certificazione per protocolli per piante ornamentali sane. Per questo durante la presentazione dei risultati, Il coordinatore scientifico di ProDiQuaVi Savino ha anche consegnato all’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, e al dirigente regionale Infantino una proposta operativa, nata dal lavoro portato avanti nell’ambito della progettualità attuata grazie al PSR Puglia 2014-2022, per la creazione di aree di quarantena da destinare alle piante infette.

“Abbiamo lavorato in questi anni in maniera seria e continuiamo ad aiutare i vivai a mettersi in regola – ha ricordato l’assessore Pentassuglia -. Questa proposta di creare zone di quarantena, e quindi di dare piena valenza a protocolli da seguire per proteggere le piante sane, sarà oggetto di discussione già la prossima settimana con i soggetti proponenti. L’obiettivo di mettere in sicurezza le movimentazione delle piante a seguito delle fitopatie che registriamo sui nostri territori è funzionale a tutta l’economia agricola di Puglia. In questo caso il Gruppo Operativo nato in seno alla misura 16.2 del PSR Puglia è stato in grado, nello specifico, di generare risultati creando un sistema di relazioni virtuoso tra la comunità scientifica, i vivai e il mondo della produzione e utilizzazione dei prodotti florovivaistici”.

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