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Influencer: ma quanto guadagnano?

Come si diventa influencer? Chi sono queste persone pagate per le loro attività sui social media? Che contributo forniscono ai brand e alle aziende? Oltre alla notorietà cosa occorre per iniziare a guadagnare come influencer?
In questo articolo approfondiremo il concetto di influencer, troveremo risposta a come diventare influencer e a quanto ammontano i guadagni nel mercato dell’influenza. Vedremo le differenze di classificazione dalle celebrities ai micro influencer. Toccheremo con mano i numeri di follower raggiunti dai più famosi profili Instagram e daremo uno sguardo al panorama italiano.
E’ una professione adattabile a diversi settori e, a seconda della nicchia di mercato, permette di lavorare online e ottenere profitto con internet.
 

 

Definizione di influencer

Il significato della parola influencer, che in italiano possiamo tradurre come “persona in grado di influenzare”, è ben sintetizzato dalla seguente espressione:

Gli influencer sono degli individui abili nel tempo a crearsi un seguito di follower e costanti nell’accrescere la fedeltà del proprio elettorato.

Che si parli di web influencer o di social influencer il denominatore comune è la loro cassa di risonanza nell’intero panorama digitale.
 
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Chi sono gli influencer?

Influencer digitale: chi è? Che caratteristiche deve possedere? A chi ci riferiamo quando citiamo i più influenti?
Per definire gli influencer chi sono ci siamo avvalsi di una terminologia piuttosto semplice, che sottende però un settore di marketing dai numeri in crescita e complesso da cavalcare in maniera proficua.
Il digital influencer è una persona in carne ed ossa, comune a tutti noi, ma con un pubblico. Tuttavia, a volte è vista come un supereroe dei social media o del web e viene adorata come una star dalla sua audience di riferimento.
Come appare molto chiaramente dalla citazione il principale merito e riconoscimento dell’influencer è riuscire a creare una community di fans che riponga la fiducia in lui.

Detto in altre parole se ci si chiede cos’è un influencer la risposta è: un individuo che ha il potere di influenzare le decisioni di acquisto di altri a causa della sua autorità, conoscenza, posizione e relazione con il suo seguito.

E’ altresì una figura che ha notorietà in una particolare nicchia in cui si impegna attivamente. La dimensione della fanbase dipende dalla misura del mercato attinente, ma come vedremo nel caso dei micro influencer non è l’unico aspetto rilevante ai fini della popolarità. È importante notare che questi “promoter del web” non sono semplicemente strumenti di marketing, ma piuttosto asset di relazione sociale con cui i brand possono collaborare per raggiungere i loro obiettivi di marketing.

Parliamo di individui comuni che acquisiscono fama in rete fino ad arrivare ad essere pagati molto bene per le loro performance. Fotografi di moda, blogger di sicurezza informatica, responsabili marketing su LinkedIn e così via.
Serve pazienza e un approccio umano, infatti le persone parlano con altre persone e ascoltano i consigli di chi si fidano, questa è la chiave della comunicazione. Lato azienda occorre strutturare una strategy, fare planning, disporre di un budget e investire tempo nella ricerca del soggetto più adatto; per questo esistono digital pr agency.

Cosa fa un influencer?

Come “funzionano” gli influencers? Un influencer agisce sul purchase intent dei suoi follower, questo avviene grazie al rispetto che il suo entourage nutre per lui, per merito del suo carisma e della sua validità nel diventare famoso e influenzare un comportamento.

Sempre più le aziende integrano la suddetta attività nella strategia di marketing perché, se ben impostata, ha un impatto positivo sulle vendite. In un qualche modo i numeri e la genuinità della rete sociale permettono agli influencer di avviare collaborazioni con i brand. La promozione di un prodotto o la visibilità del marchio stesso sono pubblicità attuate attraverso i canali web e social, ad esempio con post sponsorizzati, video su Youtube o tramite blogging.

Ma come fanno gli influencer a crearsi un seguito?

Non c’è una regola fissa, una ricetta a cui attenersi, gli ingredienti possono essere svariati. Ognuno è abile nel valorizzare al meglio le proprie capacità e doti naturali, concetto chiaro per chi lavora al personal branding. Sono persone che riescono a spostare l’opinione di altri individui per merito della loro autorevolezza e preparazione specifica su una tematica. Altri si creano una fanbase grazie a peculiarità come: la simpatia, l’originalità o la bellezza. Per qualche ragione sono abili nel fare presa su un pubblico interpretando o intercettando esattamente il volere degli utenti online.

 
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QUANTO GUADAGNA UN INFLUENCER?

 
Come fa questa figura professionale a trarre profitto dalla sua presenza digitale?

La domanda più delicata è relativa ai guadagni di un web influencer. Quali sono le attività remunerate degli influencer italiani instagram o degli youtuber? Quanti soldi guadagnano i più famosi e come?

Innanzitutto bisogna circoscrivere l’area di lavoro del “professionista dell’influenza“, se internazionale o se il raggio d’azione è nazionale. In secondo luogo è rilevante anche il settore di appartenenza e il numero di follower su cui può contare.

Fatta questa doverosa premessa, se prendiamo in considerazione l’Italia possiamo chiederci quando guadagnano gli influencer nazionali? Quanto ricevono i più pagati? Da qualche migliaia di euro all’anno a decine, massimo centinaia di migliaia di euro annuali. Chi fattura cifre più alte che si aggirano sull’ordine di milioni di euro ha alle spalle una struttura con dei costi e delle tasse, quindi il compenso effettivo va decurtato delle somme necessarie al funzionamento della “macchina operativa”. Di sicuro c’è che per arrivare ad alti livelli di guadagno, lavorare come influencer e rendere fruttuoso questo business, bisogna avere il sostegno dei numeri di seguaci.

Una considerazione doverosa che sottende alla scelta di un’azienda di usufruire dell’influencer marketing riguarda il beneficio offerto in termini di profitto. In altre parole quando l’azione del promoter permette di incrementare le vendite del prodotto sponsorizzato, la cifra investita è giustificata. Questa considerazione spiega perché non si possa parlare di cifre fisse che valutino le singole promozioni, ma di dati indicativi.

 

Vi sono dei parametri da considerare nella definizione del corrispettivo da riconoscere:

  • numero dei follower e fan dell’influencer
  • livello di engagement che normalmente generano i post
  • quanto si adatta l’adv al marchio e ai seguaci
  • il numero dei messaggi richiesti
  • il tipo di post (video, immagini, audio..)
  • l’impegno da parte dell’influencer ad esempio nel fornire o scattare le foto
  • dove verrà pubblicato il promoted post. Solo sull’account dell’influencer o in modalità cross-posting?

La maggior parte imposterà le proprie tariffe in autonomia, esistono tuttavia delle piattaforme che definiscono dei range a supporto.

A prescindere dai compensi e dai listini, l’analisi finanziaria sottostante è la stessa che vige per gli annunci. Gli interrogativi da porsi e i dati necessari da sondare sono:

  • qual è il ROI potenziale?
  • la reach potenziale?
  • quanto “vale” il pubblico dell’influencer? E’ in sintonia con i clienti?
  • cosa ha già fatto per altri brand e prodotti?
  • quali sono i profili dei suoi seguaci?
  • quanti followers sono attivi quotidianamente?
  • il tasso di engagement (like e commenti) ricevuti nei post precedenti

 
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Il grafico illustra i guadagni medi per influencer post, per numero di account follower e social media network (in migliaia di dollari USA).
Tuttavia dati della stessa fonte presentano il tasso medio di engagement rate sui contenuti generati da profili Instagram in tutto il mondo nel 2017, ordinati per numero di fan.
Da notare che durante il periodo misurato, gli influencer con 100.000-500.000 follower sulla piattaforma social hanno avuto un average engagement rate del 2,21% per post Instagram, percentuale crescente al ridursi dei follower fino a registrare un 6,84% per account con 1.000-5.000 seguaci.
A testimonianza che i micro influencer sono abili nel coinvolgere attivamente la propria audience.

 
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COME DIVENTARE INFLUENCER?

 

  • Come posso diventare un influencer sui social media?
  • Di quanti follower ho bisogno per iniziare ad essere pagato dalle aziende per promuovere un prodotto?
  • Come faccio a migliorare?

Se vi è capitato di intercettare queste domande sui motori di ricerca siete nel posto giusto.
C’è da dire che l’interesse nei confronti di questo settore di marketing è alimentato dalla curiosità di “voler entrare” nella vita di questi personaggi e magari un giorno assomigliare a uno di loro.

  • Cosa bisogna fare per cominciare a svolgere l’attività degli influencers in maniera professionale, remunerativa e proficua?

Questa forma di marketing, spesso all’interno di una strategia più ampia non esisterebbe senza social media e content marketing. I protagonisti delle campagne di influencer sono persone popolari e collaborano con i brand, per esempio per il lancio di un prodotto. Non devono essere necessariamente delle celebrità famose, anzi alcuni si definiscono “micro”, ma possono contare sul loro vivace seguito sul web e online in generale.
Potenzialmente chiunque può diventare influencer digitale se individua l’ambito giusto, il linguaggio e i contenuti validi per la sua nicchia, oltre alla scelta della migliore social platform per il suo target.

In questo momento storico è frequente sentire parlare di influencer Instagram, quest’ultimo è un social media crescente che presto diventerà “intasato” quindi si tratta di una fase temporale di passaggio. Molti sono nati su questo canale, ma negli anni passati non di rado alcuni si sono affermati su Youtube o sono cresciuti con i loro blog di settoreturismo, moda e fashion, spettacolo, food.

Anche una piattaforma pensata per un uso principalmente lavorativo ha dato alla luce influencer, il riferimento esplicito è LinkedIn. Non esiste un modo unico per diventare famosi. L’elemento comune è affiorare e affermarsi su una piattaforma social attraverso una serie di operazioni e accorgimenti, valide in generale per affiorare ad esempio come fashion influencer su Instagram o in modalità food style su Facebook o beauty icon youtuber.

Quindi come si diventa influencer? La tua strada per diventare un “influenzatore” è composta da queste tappe di seguito proposte.

 

1 – Trova la nicchia

Step fondamentale per diventare un influencer. Scegli una nicchia specifica all’interno dell’area di tuo interesse. Studia il tuo “angolo di influenza” sui social delineando il target, le buyer personas così che sarà più chiaro il nucleo di desideri, esigenze e obiettivi a cui guarda il tuo seguito. Questo primo punto risponde al perché una persona dovrebbe seguire il tuo profilo, in che modo soddisfi le aspettative e rispondi alle richieste.

 

2 – Distinguiti dagli altri influencer

Spingiti alla ricerca di elementi differenzianti da quanto è già presente sul mercato del tuo gruppo di riferimento. Porta novità e freschezza al tuo target. Questo approccio definito da Elon Musk “First Principles Thinking” basa le decisioni su fondamenti oggettivi e non sulla memoria di successi o fallimenti passati. E’ un ragionamento fuori dagli schemi, un cambio di prospettiva che porta a esplorare in modo diverso.

 
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3 – Scegli il tuo canale social media

Altro step per diventare famosi sul web concerne la platform da privilegiare. Oggi i social media influencer si concentrano su Instagram pubblicando i contenuti su questa piattaforma che offre risultati performanti. Questo non significa che rappresenti la scelta migliore per chiunque. E’ fondamentale constatare a priori se la propria audience è attiva sul canale prescelto, se il pubblico ideale trascorre del tempo sul mezzo individuato. E’ implicito domandarsi e trovare un riscontro a: chi è il tuo pubblico? Cosa utilizzano gli altri influencer della stessa nicchia? Che tipo di contenuto creerai?

 

4 – Sviluppa la strategia di contenuto

Forma e qualità dei contenuti che generi determinano la possibilità di avere successo come influencer. Content marketing e social media marketing a supporto del marketing dell’influenza. Gestisci l’equilibrio tra contenuti personali e informativi per raggiungere un bilanciamento efficace nella strategia. Segui il tuo progetto narrativo di storytelling attraverso il mezzo che hai individuato come ottimale per te e la tua nicchia.

Devi essere ritenuto affidabile e trasparente dai follower, altrimenti presto assisterai alla perdita di fiducia e al declino del tuo seguito. Se sei un blogger puoi fare curated content e ospitare pareri autorevoli di opinion leader riconosciuti nella tuo perimetro. E’ consigliato avviare delle collaborazioni con altri influencer e interlocutori che permettano di generare traffico sul proprio profilo per poi fidelizzarlo. Tra le competenze digitali da avere sicuramente non guasta una buona dimestichezza con le Digital PR, oltre a saper maneggiare un sito web e le piattaforme di gestione dei social anche per la pubblicità.

 

5 – Distribuisci i contenuti

Oltre all’editing di un messaggio o video non trascurare di adoperarti alla diffusione del contenuto stesso. Pianifica cosa pubblicare e quando nel rispetto delle linee guida del canale prescelto. Analizza gli insights per ottimizzare le tue attività nei giorni e negli orari migliori. Ricordati di personalizzare il messaggio se lo pubblichi su più piattaforme, lato follower disincentiva l’effetto “spam”.
Visto il numero di ore che trascorriamo sui social network navigando da mobile accertati che i post siano performanti e di appealing da mobile device.

 
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6 – Fai crescere la tua rete

Devi far conoscere la tua attività e incrementare la fanbase. Il dato di fatto è che sempre più utenti in internet si rivolgano ai social media come network di informazione, ma non dimenticare che qui non possiedi completamente lo spazio e puoi anche rischiare di perdere il lavoro svolto nel tempo. Una strada efficace è attraverso il blogging, puoi invitare l’audience attinente e farti scoprire, oltre che connetterti con altri influencer e dare vita a collaborazioni. La logica di avvalersi di post sponsorizzati è una strada percorribile per apparire nei feed di account simili alla persona ideale. Tieni a mente che la strada veloce di acquisizione dei follower falsi non è premiante e non si attiene al principio di trasparenza suggerito.

 

7 – Stringi un rapporto con i follower

Engage è il termine chiave. Rispondi ai commenti o alle domande che vengono inserite sotto i tuoi post, prenditi il tempo per curare la relazione con le persone che ti seguono, per aiutarli sinceramente a trovare soluzioni e responsi ai loro quesiti. Fiducia, apprezzamento connotano in modo vincente la scalata come web influencer. Impara anche ad affrontare i commenti negativi e reggere, amministrare professionalmente le critiche.

 
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8 – Valuta i progressi

Monitora la velocità della crescita in termini di numeri, reach, tassi di engagement del pubblico. Evidenzia quali sono i contenuti più premianti. Questi dati sono utili soprattutto se desideri avviare partnership con i brand e collaborare alle campagne di marketing. Sono tutti elementi presi in considerazione dai marchi nella scelta dell’influencer con il quale avviare una sponsorship.

 

9 – Rimani aggiornato

Qualsiasi nicchia tu scelga “stay tuned”. Devi restare aggiornato sui cambiamenti di algoritmo dei vari social media per evitare penalizzazioni e non farti trovare impreparato sulle linee guida e le politiche che normano l’advertising online. L’influencer marketing è una strategia di marketing efficace, sotto gli occhi di tutti, quindi è normale che ci sia un controllo sulla regolamentazione da non violare a tutela del consumatore.
Un esempio è l’obbligatorietà di contrassegnare i contenuti a pagamento pubblicati sui profili personali degli influencer.

 

10 – Sii coerente

Last but non least. Emergere e lavorare come influencer richiede del tempo, sii paziente e coerente nel tuo percorso di crescita. Costruire un rapporto di fiducia richiede costanza e affidabilità, come nella vita reale. Gli utenti devono trarre beneficio dalla tua presenza online, se commetti passi falsi rischi di gettare all’aria lo sforzo e l’impegno profuso in passato. Questo sentiero ti conduce verso il trampolino di lancio della carriera, ora devi concentrarti sulle opportunità e le responsabilità che l’essere popolare sul web comporta. Certamente il sogno di tanti è capire come guadagnare online e lavorare viaggiando, facendo quello che si ama e trasformando in lavoro le attitudini personali.

 
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PRIMI 6 INFLUENCER NEI SOCIAL MEDIA

 
Chi sono gli influencer più pagati? Tra i nomi top in lista compaiono influencer italiani Instagram? Diamo un’occhiata alle prime posizioni in classifica sul social network più in voga del momento, nato come app per le immagini.
Esistono diverse classifiche che organizzano le celebrieties più remunerate attraverso attività di influencer marketing. Si trovano donne e uomini di tutto il mondo e anche promoter del web nazionali. E’ una disciplina talmente in evoluzione che definire oggi chi è la persona più pagata su Instagram potrebbe non valere per domani.

In quali settori mediamente si affermano gli influencer più famosi? La risposta non è univoca. In tanti campi, ma i numeri più grandi sono generati dalla sfera del largo consumo, qui si gioca la capacità di animare, di sollevare emozioni nelle persone.

Fashion blogger, per il reparto della moda, influencer di viaggi per quanto concerne il compartimento del turismo, o ancora food influencer. Sono efficienti nel muovere grandi masse facendo leva sulle proprietà emozionali e impulsive che connotano questi campi. I micro influencer, categoria di individui che vedremo sotto nel dettaglio, non sollevano volumi imponenti, non gareggiano per chi ha più follower, ma sono allo stesso modo idonei a guadagnarsi la stima della propria cerchia di pubblico.

Vediamo di seguito qualche esemplare autorevole per tipologia di settore sulla piattaforma nata per gli amanti della fotografia.
 
cristiano-ronaldo-sport-celebrityCristiano Ronaldo  – sport
Celebrity, sportivo di professione, calciatore di origini portoghesi e di fama mondiale. Un suo post sponsorizzato vale all’incirca 750.000 dollari e può contare su oltre 150 milioni di follower. Ha rappresentato marchi come: Nike, Dazn, Yamamay con la collezione CR7 Underwear Collection, Herbalife e altri.
 
 
chiara-ferragni-fashion-bloggerChiara Ferragni – fashion
Rappresentanza italiana tra le fashion blogger più popolari sul web, ora anche imprenditrice digitale. 16 milioni di fan su Instagram, il valore di un suo post è quasi 20.000 dollari. Si divide tra Milano e Los Angeles, di una bellezza mozzafiato, rende sempre partecipi della sua vita quotidiana i follower.
 
 
huda-kattan-beauty-influencerHuda Kattan – beauty
Definirla beauty blogger è riduttivo. Americana di nascita di origini irachene, volto incantevole è oggi makeup artist e impenditrice. Conta su quasi 32 milioni di follower e la quotazione per post supera abbondantemente i 30.000 dollari.
 
 
gordon-ramsay-food-influencerGordon Ramsay – food
Anche se non è lo chef più seguito si poggia su una community di quasi 6 milioni. Nazionalità UK è sicuramente un personaggio che non passa inosservato. Non si può definire solo cuoco, ma volto televisivo, imprenditore, ristoratore e anche scrittore. Avvalersi della sua pubblicità significa investire oltre 5.500 dollari per post.
 
 
TheBucketListFamily-instagramGarrett & Jessica Gee – travel
In arte The Bucket List Family. Famiglia statunitense di viaggiatori, fanno letteralmente sognare documentando con le fotografie le loro avventure in giro per il mondo. Totalizzano quasi 2 milioni di follower e i loro post sono prezzati oltre 23.000$.
 
 
michelle-lewin-fitnessMichelle Lewin – fitness
Gli amanti del settore non possono non conoscere la modella dalla silhouette più famosa. Oltre13 milioni di fans la seguono sul profilo dove mostra con fierezza il suo corpo tonico e muscoloso. Fitness model venezuelana, in parte bodybuilder, ha raggiunto le vette delle classifiche influencer per il suo ramo di appartenenza. Pare che non bastino 22.000 dollari per essere sponsorizzati da lei.
 
 
Ovviamente la lista sarebbe molto lunga, ci sono altri nomi autorevoli come: Kim Kardashian, Selena Gomez, Justin Bibier, oppure tra gli italiani nati dai social: Favji, ClioMakeUp, Frank Matano, Fabio Rovazzi, Chiara Biasi o i The Jackal.
 

CATEGORIE DI INFLUENCER 

 
Di quale categoria di influencer fai parte? E’ solo una questione di quanti followers possiedi?

Un occhio di riguardo viene rivolto ai top influencer che scelgono un canale social come preferenziale per gestire la propria comunicazione (Linkedin, Instagram, Youtube per fare degli esempi) e che possono arrivare a raggiungere un numero cospicuo di followers. Sono amati da vari marchi e brand perchè generano dei trend, delle mode e orientano i propri seguaci a procurarsi i prodotti promossi. Tuttavia esistono anche altre tipologie di promoter fino ad abbracciare i micro influencer.

Possiamo distribuire la maggior parte nelle seguenti 4 categorie.

 

Celebrities

Le celebrità tradizionali sono individui che hanno raggiunto la fama attraverso canali offline come: la musica, lo sport, i film o le serie tv. Diciamo che il marketing dell’influenza è nato proprio dall’accoglimento della celebrity nella strategia di advertising dei brand. Per molti anni le aziende si sono rivolte a testimonial che sostenessero i loro prodotti e hanno registrato delle vendite grazie al loro ruolo di influencer. Tutt’oggi alcuni marchi di fascia alta se ne avvalgono. Il punto dolente è la mancanza di credibilità se nella comunicazione del prodotto non si rispetta il target di riferimento della celebrity.  Alcuni esempi sono: Cristiano Ronaldo, Kim Kardashian, Fedez.

 
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Esperti del settore e leader di pensiero

Persone che dispongono di autorevolezza e si sono conquistati il rispetto e la facoltà di influenzare sulla base delle loro competenze e della loro esperienza nella materia specifica. E’ piuttosto usuale che si esprimano attraverso il blog o in alternativa su Twitter o Linkedin, tra il panorama dei social. Un esempio di “opinion leader” citato nel mondo del marketing è indubbiamente Seth Godin. La rosa si estende a giornalisti, accademici o consulenti professionali che padroneggiano una specifica fetta di conoscenza e cultura. Da questa logica non sono avulsi i post sponsorizzati da inserire nei blog autorevoli. A tal proposito un rilievo interessante riguarda la Generazione Z che a quanto risulta sembra essere immune a questa forma di sponsorizzazione, purché il prodotto sia allineato con l’utenza del sito.

 

Blogger e content creators

Sono i creatori di contenuti online che hanno sviluppato un forte seguito attraverso il blog o una delle piattaforme social come Youtube, Instagram, Pinterest, Twitch. Spesso si muovono in una nicchia, un settore verticale (videogames, cosmesi, moda, food, turismo) creando intrattenimento o informazione. Vi dicono nulla Dj Favij o Clio MakeUp? Attirano l’attenzione delle “label” e si può dire che siano le celebrità riconosciute dai Millennials e GenZ. Questi influencer hanno una grande osservanza per i loro lettori, o fruitori di video. Si occupano di content marketing dal profilo Instagram o dal canale Youtube.

 

Micro influencer

A quest’ultima tipologia di influencer va riservata una riflessione particolare vista la rilevanza assunta rapidamente dovuta alla capacità di relazionarsi in modo autentico e attivo con i propri utenti. I micro influencer sono i veri profili d’influenza del futuro, seppure il bacino di follower sia di dimensioni “ridotte”.

Questo perché internet ha portato sempre più alla frammentazione in molti piccoli argomenti verticali per cui oggi esistono gruppi di comunità su facebook o bacheche Pinterest specifiche. Inutile sottolineare che i protagonisti sono di estrazione generazione Z, coloro che trascorrono molto tempo sul web e social network.

micro influencer hanno un seguito specialistico e la regola numero uno è non tradire il rapporto trasparente che li lega ai loro followers. Spesso promuovono gratuitamente un marchio sul proprio account social o ricevono il prodotto gratis come forma di pagamento, di sicuro non cedono alla tentazione di vedersi associati al brand inappropriato per la propria audience. Sono persone comuni anche definiti brand ambassador assoldati per incrementare la notorietà del marchio tra le loro cerchie sui social media grazie alla credibilità di cui godono. A fronte di una maggiore profondità del rapporto tra influencer e suoi seguaci il prezzo da pagare dalle Digital Pr è dover coordinare più “piccoli” influencer per amplificare l’effetto.

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