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INCHIESTA CALIGOLA: ANNULLATA SENTENZA CONDANNA DELL'EX VICE PRESIDENTE DELLA REGIONE CASTIGLIONE

i-270-215-alfredocastiglione232Alfredo Castiglione

PESCARA – La Corte di Appello di L’Aquila, con sentenza emessa all’esito dell’udienza in camera di consiglio del 28 settembre 2017, ha annullato la sentenza con la quale, il 14 aprile 2014, il giudice per le udienze preliminari del tribunale del capoluogo aveva condannato a 6 mesi l’ex vice presidente della Regione Abruzzo, Alfredo Castiglione, per tentato abuso d’ufficio.
Nella stessa sentenza, Castiglione era stato assolto con rito abbreviato dal reato più grave di associazione per delinquere.
A rendere noto la decisione d’Appello è lo stesso ex numero due della Regione.
Castiglione era finito a processo nell’ambito dell’inchiesta Caligola, sfociata all’inizio del 2012 nell’emissione di 7 misure cautelari, che aveva messo in luce una presunta associazione per delinquere che, secondo le accuse, sarebbe stata messa in piedi per condizionare l’affidamento delle commesse pubbliche in cambio di contropartite economiche sottoforma di consulenze e di assunzioni clientelari.
“Avverso tale sentenza di condanna”, si legge nella nota, Castiglione “tramite il suo difensore di fiducia, avvocato Dante Angiolelli, aveva proposto appello, celebrato appunto il 28.9.2017, nel corso del quale il procuratore generale, aderendo ai motivi di gravame ed alla tesi difensive dell’appellante, aveva concluso la sua requisitoria chiedendo l’assoluzione dell’imputato per insussistenza del fatto”.
“La Corte, ritenendo assorbenti i gravi vizi inficianti la sentenza gravata, ha invece dichiarato la nullità della sentenza stessa e con essa della condanna inflitta a Castiglione in primo grado, disponendo trasmettersi gli atti al procuratore della Repubblica, riservando il deposito della motivazione entro il 31.10.2017”.
“Castiglione, pur attendendo di conoscere tale motivazione, riserva fin d’ora ogni opportuna iniziativa legale e giudiziaria in relazione ai gravissimi danni, patrimoniali ed extrapatrimoniali, subiti dall’effetto di detta ingiusta ed illegittima condanna”, prosegue la nota, “che ha tra l’altro determinato e/o contribuito a determinare la mancata rielezione dello stesso Castiglione quale consigliere regionale, con tutte le connesse conseguenze di ordine personale, professionale, morale ed economico”.

 

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