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Ilva, a Taranto contestati i 5 Stelle al sit in di 24 ore dei cittadini per chiedere la chiusura della fabbrica

La protesta era già stata programmata da tempo, ma arriva proprio nel giorno dell’accordo per la cessione dell’acciaieria ad Arcelor Mittal per cui invece festeggia il sindaco Melucci: “C’è ancora tanto da fare, ma possiamo guardare al futuro con maggior fiducia”


TARANTO – Ventiquattro ore di sit-in per difendere la salute dei cittadini di Taranto e contestazione durissima ai Cinque Stelle, concretizzata con un attacco quasi fisico alla parlamentare Rosalba De Giorgi, che si è presentata in piazza Della Vittoria ed è dovuta andare via scortata da polizia e carabinieri.

Ilva, la deputata dei 5 Stelle comtestata in piazza scortata dalla polizia

La città non si ferma, nel giorno in cui l’accordo per la cessione dell’acciaieria ad Arcelor Mittal diventa realtà. Bonifiche e salute restano temi predominanti nelle discussioni e nelle mobilitazioni. A partire da quella di oggi pomeriggio, dal titolo emblematico “Non c’è più tempo”, con il coinvolgimento di cittadini, associazioni, comitati, medici.

La proposta di fondo era, e resta anche dopo l’accordo, la chiusura del siderurgico, con tanto di decontaminazione e bonifica dei siti. “I cittadini di Taranto chiedono che, nel rispetto della Costituzione, il Governo tenga fede oalle promesse elettorali sottoscritte nel Contratto di Governo con la Lega, che prevede la chiusura delle fonti inquinanti”, è scritto nella nota con cui è stata indetta la manifestazione .

Posizione molto diversa quella del sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, che ha salutato con soddisfazione l’accordo raggiunto dopo la maratona notturna con il vicepremier Luigi Di Maio, pur evidenziando “rammarico per il mancato coinvolgimento delle istituzioni locali da parte del Governo  e l’inutile perdita di tempo e per le risorse pubbliche impegnate durante il commissariamento”.

“Chi ha azzardato strampalate teorie – aggiunge il primo cittadino – dovrà ora giustificare al proprio corpo elettorale, ciò non è affar mio. Taranto può finalmente guardare al futuro con maggiore fiducia, anche se tanto c’è ancora da fare in termini di bonifiche, tutela della salute e diversificazione produttiva”. “Archiviata “la mera vertenza occupazionale dopo il 15 settembre – annuncia il sindaco – avvieremo il nostro locale e formale confronto con la nuova proprietà, sugli altri temi di interesse per la cittadinanza”.

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