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Il più antico ghiacciaio dell'Artico si sta rompendo

Non era mai successo prima, nel corso di quest’anno si sono aperte due fratture. Colpa dell’ondata di calore che ha raggiunto anche il polo nord


IL più antico e spesso ghiacciaio dell’Artico sta iniziando a frantumarsi. Non era mai successo prima del 2018: nel corso di quest’anno, invece, è già la seconda volta che sulla superficie ghiacciata si apre una frattura, a causa dell’eccezionale ondata di calore che ha raggiunto anche il polo nord e dei venti caldi che hanno iniziato a soffiare anche all’estremo nord. Il fenomeno, mai osservato finora, è stato immortalato dalle immagini satellitari, e ha portato gli scienziati a lanciare l’allarme per l’orso polare.
Il mare sopra la Groenlandia è definito come “l’ultima area ghiacciata” e “l’ultimo baluardo” contro il cambiamento climatico e lo scioglimento dei ghiacci. Ma quest’anno, per due volte, il ghiaccio marino si è staccato e le acque si sono aperte, in un evento mai visto dagli anni Settanta, cioè da quando sono disponibili le registrazioni satellitari. “In passato la maggior parte del ghiaccio marino nell’Artico era un pluriennale, ma adesso la quasi totalità si riforma ogni anno. L’unica zona in cui è rimasto il ghiaccio pluriennale è a Nord della Groenlandia, ma questo ultimo baluardo si è staccato e si allontana dalla costa” spinto dai venti, ha detto Peter Wadhams, a capo del Polar Ocean Physics Group dell’università di Cambridge, al giornale inglese Independent.
Il fenomeno potrebbe avere conseguenze “gravi” per la fauna locale e in particolare per l’orso bianco, che sul ghiaccio marino caccia, anche se il rischio si potrà valutare solo nella primavera prossima. “Gli orsi polari scavano buche nella neve e a primavera escono per andare a caccia. Se il ghiaccio si è spostato in mare aperto, rimangono senza un’area di caccia”, ha spiegato Wadhams. Gli orsi, infatti, “non possono spingersi molto lontano a nuoto. Se la lontananza dalla costa diventasse una caratteristica permanente, non avrebbero più il ghiaccio marino su cui cacciare. Perderebbero il loro habitat”.
Greenpeace sul suo profilo twitter definisce “preoccupante” la notizia. Il mare al largo della costa settentrionale della Groenlandia era considerato – almeno fino a poco tempo fa –  l’ultima area di ghiaccio, ovvero l’ultima “barricata” contro gli effetti del riscaldamento climatico che sta “sciogliendo” il pianeta.

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