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Il Pd verso un altro congresso a Bologna

Critelli è in lista: se eletto dovrà lasciare la segreteria e si dovrà svolgere una nuova assise provinciale a distanza di tre mesi
BOLOGNA – Chiuse all’alba in direzione a Roma le liste del Pd per le politiche. La sorpresa più grande è il nome del segretario in carica di Bologna Francesco Critelli, mai uscito nei giorni precedenti e mai indicato tra i papabili da via Rivani, che entra in lista nel collegio uninominale di Bologna che comprende la pianura. Sarebbe stato lo stesso Renzi, secondo le prime indiscrezioni, a chiedere al leader bolognese di essere della partita, al fotofinish prima della chiusura sui nomi, nell’ottica di un rinnovamento dei parlamentari e per dare rappresentanza a tutto il Pd bolognese. Una novità, quella di Critelli, che rischia di avere ripercussioni anche a Bologna, visto che a norma di statuto la carica di segretario provinciale e quella di parlamentare sono incompatibili. Dunque nel caso in cui il leader bolognese fosse eletto si tratterebbe di rifare il congresso svolto da appena qualche mese, oppure di trovare un accordo nel Pd per sostituire il leader eletto. A meno naturalmente di altre sorprese. Il tema verrà comunque affrontato dopo il voto.

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Con Critelli alla Camera il cuperliano Andrea De Maria, nel collegio di Bologna città, il renziano Gianluca Benamati in quello di Bologna Casalecchio, e il prodiano Serse Soverini, uno dei “ragazzi del ’96” che costruì l’Ulivo al fianco di Romano Prodi, nel collegio di Imola, in quota “Insieme” (la lista prodiana creata da Giulio Santagata)
Per il Senato confermato nel collegio di Bologna città l’alleato Pierferdinando Casini, mentre sul collegio condiviso con Ferrara la candidata è la prodiana Sandra Zampa. SuI listini proporzionali, per la Camera la capolista è l’ex segretaria Cgil Carla Cantone, seguita dal leader della minoramza bolognese Luca Rizzo Nervo. Mentre al Senato il listino prevede come capolista il sindaco uscente di Imola Daniele Manca, seguito dalla pugliese Teresa Bellanova, sottosegretaria al lavoro, da Ernesto Carbone e infine da Francesca Puglisi.
Escluso dunque Sergio Lo Giudice, il senatore uscente, rappresentante della comunità Lgbt, di cui ieri Arcigay aveva chiesto con insistenza il reinserimento in lista. Potrebbe rientrare invece alla Camera, nel listino proporzionale, la cuperliana Marilena Fabbri. Fabbri potrebbe entrare in terza posizione, in teoria non eleggibile, ma potrebbe in ogni caso farcela se Cantone – che è candidata anche altrove – dovesse optare per l’elezione in un altro collegio.

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