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Il grande Risultati finanziari di fine 2018 per Tesla.. tutto ok

Utili per il secondo trimestre di fila. Ma gli analisti sono delusi e il marchio affonda nell’afterhours. Via il direttore finanziario Deepak Ahuja. Le previsioni sono però rosee: saranno consegnate poco meno di 400mila vetture, un balzo fino al 65%

ROMA – Per la prima volta, Tesla ha chiuso il secondo trimestre di fila in utile (il quarto dall’Ipo del 2010) ma ciò non è bastato a soddisfare gli analisti. In più il ceo Elon Musk sul finire della call a commento dei conti ha annunciato l’uscita “nei prossimi mesi” del suo direttore finanziario, Deepak Ahuja: al suo posto è stato promosso Zach Kirkhorn, nel gruppo dal 2010 e già vicepresidente delle finanze.

Ahuja lasciò il gruppo nel 2015 per poi tornarci quando Jason Wheeler se ne andò nel 2017. Questo cambio di guardia ha colto di sorpresa gli investitori, che hanno punito il titolo del produttore di auto elettriche: nel dopo mercato ieri a Wall Street ha accelerato al ribasso. Da inizio anno l’azione ha perso il 7% e negli ultimi 12 mesi quasi l’11%. Il gruppo che ha una capitalizzazione di 53 miliardi di dollari, ha terminato il periodo ottobre-dicembre del 2018 con utili attribuibili ai soci di 139,5 milioni di dollari, o 78 centesimi ad azione, in netto calo dai profitti del trimestre precedente di 311,5 milioni ma meglio della perdita di 675,35 milioni dell’ultimo trimestre del 2017. Al netto di voci straordinarie i profitti sono stati di 2 dollari ad azione contro la perdita di 3,04 dollari ad azione di 12 mesi prima ma gli analisti si aspettavano 2,2 dollari. I ricavi del quarto trimestre del 2018 sono più che raddoppiati rispetto a un anno prima arrivando a 7,23 miliardi di dollari, oltre il consenso per 7,12 miliardi.

Nell’anno intero, l’azienda guidata da Musk ha perso 976,09 milioni, o 5,72 dollari ad azione, contro il buco di 1,96 miliardi, o 11,83 dollari ad azione, del 2017. Senza voci una tantum, la perdita annuale è stata di 1,33 dollari ad azione, peggio delle previsioni per un buco di 1,24 dollari per titolo ma inferiore a quella di 8,66 dollari ad azione del 2017. I ricavi sono balzati a 21,46 miliardi da 11,75 miliardi di fine 2017. Tesla, comunque, conta di consegnare nell’anno in corso 360-400mila veicoli, un tasso di crescita del 45-65% sul 2018. Il mercato continua però a domandarsi se Tesla avrà bisogno di raccogliere capitali nel breve periodo, specialmente alla luce della sua necessità di rimborsare 920 milioni di dollari di debito in scadenza il primo marzo. L’azienda ha assicurato di avere a disposizione “cash sufficiente per pagare in contanti i bond convertibili che giungeranno a scadenza a marzo”. In questo caso, gli obbligazionisti possono convertire debito in titoli se l’azione Tesla viene scambiata al di sopra o al di sotto di 359,87 dollari. Al di sotto di quel prezzo, il gruppo probabilmente dovrà effettuare rimborsi in cash. Nonostante il pagamento di bond convertibili di 230 milioni di dollari, il cash nell’ultimo trimestre è migliorato di 1,45 miliardi nei tre mesi.

fonte repubblica.it

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