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Il gelato con la panna senza scontrino, la finanza accusa: "E' una prassi in quel locale"

A Torino il gelataio rischia 500 euro di multa, la sua versione raccontata da Facebook

Rischia fino a 500 euro di multa. È diventata virale, complice un video pubblicato sui social, la storia di una multa a un commerciante. Protagonista della vicenda, Cristian Ciacci, proprietario dell’omonima gelateria di corso Belgio. Attraverso un video diffuso sui Facebook ha iniziato a raccontare quello che a detta sua sarebbe un grave torto subito. “Sono stato multato dalla guardia di finanza perché ho fatto omaggio a un cliente della panna. È un signore che conosco e che viene spesso da me, quindi, visto che aveva comprato due coni per lui e il figlio, ho deciso di regalargli la panna, che costa 50 centesimi. Ho così battuto uno scontrino da 4 euro anziché da 4.5”.
La versione del gelataio pubblicata su Facebook
All’uscita della gelateria il cliente è stato però fermato dalla guardia di finanza e non era in possesso di alcun scontrino. Su questo aspetto della storia, le due versioni, quella del commerciante e quella delle fiamme gialle concordano. Per la guardia di finanza, che smentisce categoricamente verbale alla mano quanto raccontato dal commerciante, il signore avrebbe raccontato di aver pagato 4.50 euro, quindi anche la panna, e di non aver ricevuto in cambio nessuna ricevuta. “Una prassi in quel locale — raccontano dal comando provinciale — come dimostrano le tante sanzioni elevate in passato per lo stesso errore. La sanzione non è stata elevata per la differenza dovuta alla panna in omaggio, bensì perché il titolare non aveva emesso del tutto lo scontrino. Salvo tentare di correre ai ripari quando si è accorto della nostra presenza. Peccato che la ricevuta emessa, come si evince dal verbale, avesse un orario ben successivo al controllo”.

Il titolare della gelateria però continua a sostenere di essere dalla parte della ragione. “Ho emesso lo scontrino prima che venisse battuto quello della guardia di finanza, che coincide con l’inizio del controllo. Non nego di aver sbagliato in passato: di fatto ho sempre pagato le multe che mi sono state inflitte. E non ho avuto nulla da ridire perché sapevo di essere nel torto. Questa volta però è una questione di principio. Pagherò la sanzione perché a voler applicare in modo certosino la legge hanno comunque ragione loro, ma attraverso il mio filmato ho voluto denunciare quella che considero un’ingiustizia”. In questi giorni, prendendo per vera la sua versione, in tanti si sono mobilitati con gesti di solidarietà nei confronti del gelataio multato. «Mi hanno chiesto l’Iban per aiutarmi a pagare la sanzione. Ma non è giusto nemmeno questo: mi accollerò personalmente l’intero costo della multa.
Semmai sarebbe utile destinare quei soldi per costruire un fondo a favore dei commercianti tartassati dallo Stato» . Intanto, in segno di protesta, Ciacci ha deciso di comprendere per tutti i futuri clienti la panna nel prezzo del cono. “Non ce l’ho nemmeno con chi mi ha fatto la multa. In fondo, a voler applicare la legge in modo certosino, non sono io ad aver ragione. Ma quando l’episodio è accaduto, nella mia gelateria erano presenti quindici persone. Posso almeno confidare nella solidarietà e comprensione degli altri. Quello che mi interessava era denunciare quella che considero ancora adesso un’ingiustizia”.

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