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Il crollo dei Musei civici a Roma, ” 100 mila visitatori in meno”

Scontro tra Bergamo e Michela Di Biase (Pd) “Calo drammatico, consiglio straordinario sui temi della cultura”


Il 2017 sarà pur stato un anno speciale, tra mostre fortunatissime come quella di Hokusai all’Ara Pacis o Artemisia Gentileschi a Palazzo Braschi. Sta di fatto, però, che quel record di 1 milione e 800 mila visitatori nei musei civici di Roma segnato un anno fa, stavolta difficilmente potrà essere raggiunto. Anzi, si rischia una flessione non da poco.

Al momento, infatti, la frenata di ingressi ( e ricavi) segnerebbe un – 9%, con un calo di 100 mila visitatori nel circuito che comprende (insieme ad Ara Pacis e Palazzo Braschi) anche i Capitolini, i Mercati di Traiano, il Museo di Roma in Trastevere, i Musei di Villa Torlonia, la Centrale Montemartini, il Museo di Zoologia e la Galleria d’arte moderna di via Crispi.

Il condizionale è d’obbligo, visto che dati ufficiali non sono stati diffusi e finora esiste solo una denuncia ( non smentita) da parte di Michela Di Biase, consigliera capitolina del Pd: ” Mi risulta che da gennaio 2018 ad oggi – spiega – gli ingressi nei Musei civici, hanno subito un calo sconfortante, oltre 100 mila visitatori in meno pari al 9% del totale, confrontato con lo stesso periodo dell’anno precedente”.

Numeri che il vicesindaco e assessore alla Cultura Luca Bergamo non contesta ma considera ” non particolarmente significativi su base semestrale ” , rispondendo alle critiche con il dato delle Mic, le tessere annuali destinate ai residenti a Roma che con 5 euro consentono l’ingresso gratuito nel circuito dei Civici: “La card ha introdotto fortissimi cambiamenti ed è stata acquistata già da oltre 18 mila persone in due mesi”, spiega l’assessore in un comunicato. E aggiunge: “Va considerato che il Macro e il Mattatoio, da quest’anno sotto la gestione dell’Azienda Palaexpo, fanno registrare nello stesso periodo una sensibile crescita del numero di visitatori rispetto al dato del 2017 con un aumento di oltre 35mila ingressi nelle due sedi”.

Ma il problema dei Civici (di cui Macro e Mattatoio non fanno parte) resta. Anche perché, da quest’anno sono state sospese una serie di iniziative che nel 2017 puntavano, spiega la consigliera dem Di Biase, ” a fidelizzare i visitatori e a creare nuovo pubblico”, dalle aperture speciali ai concerti jazz e di musica classica durante la pausa pranzo ai ticket ridotti.

E in questo contesto si aggiunge anche la più che precaria posizione del Sovraintendente Claudio Parisi Presicce, direttore anche dei Musei Capitolini, il cui posto è oggetto da mesi di un bando pubblico che ancora non si è chiuso. ” La nostra scommessa – replica Bergamo – è che la vita dei nostri musei sia sempre più valorizzata non solo dai forti e importanti flussi turistici, ma soprattutto dalla partecipazione dei tanti romani che grazie alle innovazioni della Mic e di Macro Asilo potranno vivere con sempre maggiore accessibilità lo straordinario patrimonio culturale della città”.

Intanto, però, la polemica non si abbassa, con la Di Biase che chiede la convocazione di un consiglio straordinario sul calo dei visitatori. In serata arriva l’ok da parte di Bergamo: ” Sarò molto contento di dibattere in aula l’andamento delle politiche culturali ma è mia opinione che la discussione sia più proficua al termine dell’anno con tutti i dati a disposizione”

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