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Il caporale Trifone e la fidanzata Teresa uccisi a Pordenone: l’imputato Ruotolo condannato all’ergastolo

Il duplice assassinio era avvenuto il 17 marzo del 2015 all’esterno del palasport della città friulana. Accolte in pieno le richieste del pubblico ministero

La Corte d’Assise di Pordenone ha condannato Giosuè Ruotolo il militare che era accusato dell’omicidio del suo commilitone Trifone Ragone e della fidanzata di quest’ultimo, Teresa Costanza. Ruotolo è stato condannato all’ergastolo e a due anni di isolamento diurno. Ruotolo ha ascoltato il verdetto con gli occhi bassi al fianco dei suoi avvocati. Alle sue spalle il papà e il fratello. In aula c’erano anche i familiari delle vittime, i genitori e i fratelli del militare di Adelfia (Bari), Trifone Ragone, e la mamma, il papà e un fratello di Teresa Costanza, l’assicuratrice milanese di origini siciliane. La madre di Trifone ha detto di aver perdonato il killer del figlio.

Gli indizi contro Giosuè

La sentenza partiva dalla richiesta del pubblico ministero Umberto Vallerin, che per Ruotolo aveva chiesto la condanna all’ergastolo con due anni di isolamento diurno. Il militare si trova in carcere dal 7 marzo del 2016; secondo l’accusa gli elementi che avevano condotto a Giosuè Ruotolo, commilitone di Ragone (ne sorresse anche la bara il giorno del funerale) sono stati più elementi indiziari ma nessuna prova: ad esempio i tempi di passaggio della sua auto sotto le telecamere collocate nelle vicinanze del palasport di Pordenone. Ma anche la rivalità, divenuta odio viscerale, nei confronti delle due vittime (l’imputato aveva provocato Teresa attraverso un falso profilo social). Ma ancora, il fatto che Giosuè Ruotolo ha a lungo negato di essersi recato al palasport la sera del delitto, circostanza poi rivelatasi falsa. «Ruotolo ha commesso i delitti per salvare la sua carriera e il suo ingresso nella Guardia di Finanza» ha detto Vallerin nel corso della requisitoria . Alla rivalità personale e professionale verso Trifone, Ruotolo aveva sommato anche la gelosia nei confronti di Teresa.

  • L’omicidio di Teresa e Trifone Le nuove foto dei fidanzati
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Il duplice omicidio era stato commesso la sera del 17 marzo del 2015: Trifone Ragone, caporale dell’esercito e la fidanzata Teresa Costanza, laureata alla Bocconi, un impiego nel settore assicurativo, erano stati trovati assassinati a colpi di pistola all’interno della loro auto, una Suzuki, parcheggiata a poca distanza dalla palestra di Pordenone che erano soliti frequentare. L’arma del delitto era stata ritrovata a settembre del 2015 in un laghetto a poca distanza dal palasport. Amanti del fitness, delle serate in discoteca, i due fidanzati erano stati uccisi secondi gli inquirenti da qualcuno che li conosceva e che nutriva motivi di rancore personale verso di loro. Il processo ha occupato la Corte d’Assise della città friulana per 45 udienze.

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