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Il caldo ritorna alla normalità Il meteo Temperature giù e temporali in arrivo

L’apice della forte ondata di calore che si è abbattuta sull’Italia, scommettono i metereologi, è alle spalle: le temperature scenderanno e torneranno a essere più vicine alla media stagionale.

Le previsioni

«Contrariamente alle attese e alle previsioni che vedevano un anticiclone africano fortemente saldo sul Mediterraneo e sull’Italia, infiltrazioni di aria più fresca soprattutto in quota, alle quote medio-alte tra i 3.000 e i 5000 metri di altezza giungeranno da Nordest dai Balcani e dalla Russia — spiegano i meteorologi del portale Ilmeteo.it — ed innescheranno dei temporali anche forti su quasi tutte le regioni nelle ore pomeridiane e nella prima parte della serata. Si inizierà oggi con supercelle su Veneto, Venezia, Chioggia, Delta del Po e ferrarese anche violentissimi, poi nel pomeriggio, ma pure le giornate di venerdì e sabato saranno molto simili quasi fotocopie della prima: temporali nasceranno a partire dal primo pomeriggio sia su tutte le Alpi soprattutto quelle orientali sia su tutta la dorsale appenninica, ma ben presto le celle temporalesche anche associate a grandine dalle Alpi si estenderanno ad alcune aree della pianura padana e dall’Appennino all’Emilia; numerosi focolai temporaleschi grandinigeni, ovvero forieri di grandine, colpiranno gran parte del centro-sud, quindi anche alcune aree dell’alta Toscana e Grossetano, ma soprattutto il Lazio e la Campania fino a Roma e Napoli e in queste città potrebbero verificarsi delle grandinate di forte intensità anche di grosse dimensioni. I temporali colpiranno il resto del Sud, quindi la Puglia, la Basilicata, la Calabria e pure le zone interne di Sardegna e Sicilia». Si tratterà dunque di pomeriggi tempestosi. «Saranno associati alla formazione anche di super-celle, ovvero strutture temporalesche isolate, ma violente, che possono dar luogo anche a colpi di vento — concludono — e in questa stagione, lo ribadiamo, non sono mai da escludersi piccole trombe d’aria o trombe marine».

I «bollini rossi»

In alcune città sarà, però, ancora caldo da «bollino rosso». A Firenze, per esempio, lo è per il terzo giorno consecutivo ed è previsto dal bollettino della protezione civile anche per domani. L’Amministrazione comunale raccomanda di limitare le attività all’aperto soprattutto per gli anziani ma anche bambini e soggetti fragili. Secondo il ministero della Salute, le altre città più calde d’Italia sono Torino, Milano, Verona, Bolzano, Brescia, Trieste, Venezia, Genova, Bologna, Perugia, Viterbo, Rieti, Pescara, Roma, Latina, Frosinone, Campobasso. Per Legambiente «il clima sta cambiando e aumentano i pericoli per chi vive nei grandi centri urbani dove il caldo oltretutto aumenta per l’effetto di asfalto, auto e sistemi di condizionamento e può arrivare ad aumentare la temperatura anche di 4-5 gradi e se da una parte in questi anni sono cresciuti gli impatti e i morti per il caldo, ma anche per le alluvioni e i fenomeni metereologici estremi, dall’altra parte troppo poco si sta facendo sul fronte delle politiche sull’adattamento al clima». L’associazione ambientalista ricorda anche come «tra il 2005 e il 2016, in 23 città italiane, le ondate di calore hanno causato 23.880 morti. Nella sola citta’ di Roma, dal 2000 sono circa 7.700 le morti attribuibili alle ondate di calore».

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