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"Il 20% dei processi in prescrizione": l'allarme del presidente del Tribunale di Bologna

Caruso: “Non possiamo fare processi rapidi”. Forte aumento in città di borseggi e furti in abitazione

Il 20% dei processi davanti al tribunale di Bologna “finisce in prescrizione”. A dirlo, parlando in commissione a Palazzo d’Accursio, è il presidente del tribunale Francesco Caruso, che parla senza mezzi termini di “record negativo, che stiamo ovviamente cercando di migliorare, anche chiedendo quello che ci spetta come spazi, personale e maggiore dotazione tecnologica”, dato che “non c’è uno strumento che consenta di fare i processi in tempi rapidi”.
Nel suo intervento, Caruso fa poi il punto sui reati iscritti a dibattimento nel triennio 2015-2017, e conferma quanto detto poco prima dal docente emerito dell’università di Bologna Marzio Barbagli, che aveva sottolineato il forte aumento in città, dal 1984 ad oggi, di reati contro il patrimonio come i borseggi e i furti in abitazione. E proprio “i reati contro il patrimonio commessi con l’uso della violenza, come scippi e borseggi”, spiega il magistrato, fanno la parte del leone tra quelli iscritti a dibattimento nell’ultimo triennio, in cui “sono stati 10.110, pari al 33,6% del totale”.
Al secondo posto, nettamente staccati, ci sono i 2.487 reati di frode e falso, pari all’8,3%, e i 2.014 (6,7%) reati contro la pubblica amministrazione.  Fuori dal “podio”, invece, i 1.881 reati di violenza contro la persona (6,2%) e i 1.629 in materia di stupefacenti (pari al 5,4%). Seguono i reati legati alla circolazione stradale, come la guida in stato di ebbrezza o senza patente (1.351, pari al 4,5%), i delitti contro l’amministrazione della giustizia (1.326, 4,4%), quelli contro la libertà morale (1.256, 4,2%), quelli contro la famiglia (1.029, 3,4%) e in materia di armi ed esplosivi (940, pari al 3,2%)

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